Il papà procuratore del brasiliano ha incontrato il presidente del Manchester. Il Milan avrebbe trovato l’accordo con il club inglese per una cifra di poco inferiore ai 130 milioni di euro
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Kaka |
MILANO – Praticamente mancano solo l’ok del giocatore e le firme per concludere la trattativa milionaria per portare Kakà al Manchester City. La documentazione sarebbe già pronta. A quanto si apprende, il Milan avrebbe trovato l’accordo con il club inglese per una cifra di poco inferiore ai 130 milioni di euro. Ma per portare a termine l’operazione attende solo che Kakà e il suo papà-procuratore, l’ingegner Bosco Leite, raggiungano l’intesa definitiva con i dirigenti del City per quanto riguarda sia l’ingaggio – che si aggirerebbe tra i 18-20 milioni di euro a stagione – sia le condizioni, a partire da quella relativa alla clausola rescissoria. Anche se manca qualsiasi fonte ufficiale, l’emittente Antenna 3, nel corso della sua trasmissione «Lunedì di rigore», ha dato per avvenuta con certezza la cessione del brasiliano. La giornata è stata convulsa. Prima un vertice Galliani-Berlusconi durato un’ora e mezza. Poi Galliani ha incontrato Bosco-Leite, papà-procuratore del giocatore e, infine quest’ultimo ha chiuso la giornata a colloquio con Garry Cook, presidente esecutivo del Manchester City.
KAKA’ – Kakà è invece nella sua casa nel centro di Milano. Sotto la sua l’abitazione una cinquantina di tifosi milanisti che, dopo aver visto per una seconda volta Kakà affacciarsi alla finestra e stringere i colori rossoneri al petto, sono andati via. I cori dei tifosi hanno colpito molto il brasiliano che si è sporto al davanzale applaudendo e battendosi la mano sul cuore. Ma hanno anche un po’ spaventato il suo figlioletto, tanto che era uscito il custode dello stabile per chiedere gentilmente che la smettessero. I sostenitori hanno promesso di sciogliere il presidio, ma non prima di aver visto di nuovo il loro idolo. E così è stato.
PORTAVOCE – A fare il punto sull’operazione è il suo portavoce, Diogo Kotschko: «Ci sarà un incontro tra il papà di Kakà e il Milan per vedere cosa succede. Vogliamo sentire cosa farà la società e vogliamo sentirlo dalla loro bocca», dice ancora Kotschko, contattato dal quotidiano inglese The Guardian. «Se il Milan vuole aprire una trattativa col Manchester City, allora Kakà prenderà la sua decisione – continua il portavoce del Pallone d’Oro 2007 – e questa decisione dipende anche dalla squadra che il Manchester City vuole costruire. Visti i soldi che hanno o che si dice che abbiano, possono creare una grande squadra molto in fretta».
«ORA O MAI PIU’»- Intanto, il tecnico del Manchester City, Hughes, ha ammesso al Sun che «Kakà bisogna prenderlo subito, altrimenti non arriverà mai più». Questo perché se la trattativa sfumasse a gennaio, nella sessione estiva potrebbe inserirsi anche il Real Madrid, club di ben altro fascino, ovviamente, rispetto a quello inglese. A conferma di ciò, stanno cambiando anche le quote diffuse dai bookmaker: ora l’ipotesi del passaggio di Kakà al Manchester City è identica a quella che prevede la permanenza al Milan: 1,80. E pensare che solo due giorni fa la firma del brasiliano per la squadra dello sceicco Mansour era pagata 1,50, contro i 2,50 dell’ipotesi contraria.
LIPPI – E secondo il ct della nazionale italiana, Marcello Lippi, alla fine Kakà resterà al Milan. Questa l’impressione confidata ai giornalisti al suo arrivo all’hotel Gran Visconti Palace, a Milano, per la riunione tra calciatori, allenatori e arbitri organizzata dalla Federcalcio. «Non so il Milan vacilla di fronte a una offerta del genere – ha detto Lippi, rispondendo a una domanda – aspetto di vedere. Certo gli sceicchi si sono innamorati del calcio occidentale e vogliono costruire delle squadre con risorse economiche a cui noi non siamo più abituati».
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