Un uomo armato irrompe in una scuola materna a Dendermonde, alle porte di Bruxelles: arrestato. Secondo i media l’uomo era ricoverato in una clinica psichiatrica
La polizia all’esterno dell’asilo nido di Dendermonde |
LE VITTIME – Il bilancio di questa folle spedizione omicida è di due morti – un adulto e due bambini – e di tredici feriti, alcuni dei quali sono tuttora in pericolo di vita. In un primo tempo si era parlato di un numero di vittime maggiore, almeno cinque, ma la notizia è poi stata smentita dalle autorità. Uno dei due bambini rimasti vittime dell’azione omicida non è morto sul colpo, ma circa un’ora dopo il ricovero in ospedale, a causa delle profonde ferite riportate. E ora c’è preoccupazione per le sorti di altri bimbi raggiunti dai fendenti.
L’AGGRESSIONE – La vicenda ha avuto come teatro un centro per l’infanzia nel quartiere Sint-Gillis di Dendermonde, una cittadina nella zona fiamminga del Belgio, a una trentina di chilometri da Bruxelles. Al momento dell’irruzione all’interno si trovavano 18 bambini di eta non superiore ai 3 anni e sei donne, che lavorano nella struttura. I media locali hanno parlato della possibilità che si tratti del padre di uno dei bambini che frequentano l’asilo. Secondo il sito internet del quotidiano bruxellese Le Soir, che ha citato alcune fonti locali, l’uomo sarebbe arrivato al «Paese delle favole» in bicicletta, proveniente dalla clinica psichiatrica di cui era ospite.
LA FUGA IN BICI – L’arresto dell’assassino è stato confermato dal ministro dell’Interno, Guido de Padt , che è andato personalmente sul luogo del delitto per rendersi conto della situazione. L’uomo è stato descritto come magro, con i capelli rossi e, appunto, con il volto dipinto con strisce verticali bianche e nere. Dopo l’aggressione a bambini e maestre avrebbe tentato la fuga con la stessa bicicletta con cui aveva raggiunto l’asilo, prima di essere bloccato presso il supermercato Aldi nella vicina cittadina di Lebbeke e sottoposto a interrogatorio.
Dendermonde (clicca per ingrandire la mappa) |
IN STATO DI CHOC – «Le persone e i bambini che non sono stati feriti sono state trasferite in un centro di accoglienza allestito sul posto – ha spiegato il sindaco di Dendermonde, Piet Buys, sul giornale fiammingo Het Laatste Nieuws -. Molti di loro sono in stato di choc e stanno ricevendo sostegno psicologico. Anche noi siamo all’oscuro dell’identità dell’autore di questo crimine». Il vicesindaco e assessore agli Affari sociali, Theo Janssens, ha avuto modo di entrare nei locali e ha poi parlato ai media di una scena raccapricciante: «C’era sangue dappertutto, davvero da non crederci. E’ stata una vera carneficina».
LA RICOSTRUZIONE – Ancora più drammatico il racconto del procuratore Christian Du Four, che ha tenuto una breve conferenza stampa sul posto per spiegare ai media quanto accaduto. L’uomo, secondo quanto riferito dal magistrato, si era presentato all’asilo attorno alle 10 del mattino «con il pretesto di dover chiedere delle informazioni a qualcuno». Una volta all’interno, senza badare al personale di servizio che gli intimava di fermarsi, è salito al primo piano e si è diretto nel locale dove alcuni bambini stavano dormendo. «E’ lì – ha spiegato Du Four – che ha estratto il coltello e cominciato ad usarlo contro i bambini. Ha poi fatto lo stesso nella stanza accanto, accanendosi anche contro il personale che cercava di frapporsi tra lui e i piccoli». Poi è uscito come se nulla fosse e ha cercato di allontanarsi. Ma la sua fuga, per fortuna, è durata solo lo spazio di pochi chilometri.
quello che è successo non è una cosa bella.. I BAMBINI NON SI TOCCANO!!!!