E il secondo annuncia: taglieremo 4.500 posti. In difficoltà i due colossi dell’elettronica giapponese: per il primo utili netti in calo del 95% nel terzo trimestre
La crisi non risparmia la Sony. La casa giapponese, uno dei più gruppi economici al mondo, ha annunciato una perdita netta di 18 milioni di yen (200 milioni di dollari) nell’ultimo trimestre dell’anno, in calo del 94,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente quando gli utili si attestarono a 236.200 milioni di yen (2.625 milioni di dollari).
I NUMERI – Sony chiude i primi nove mesi dell’esercizio in corso con l’utile netto in calo dell’80,6%, a 66,2 miliardi di yen (550 milioni di euro), scontando la frenata dell’economia mondiale e il forte apprezzamento dello yen su dollaro ed euro. L’utile operativo, spiega in una nota il colosso giapponese dell’elettronica e dell’entertainment, ha invece ceduto l’85,8% (a 66,53 miliardi di yen), mentre le vendite, generate per oltre i due terzi all’estero, si sono attestate a 6.210 miliardi di yen (-10,3%). Nell’ultimo trimestre (ottobre-dicembre), la compagnia ha riportato una perdita di 17,96 miliardi di yen, a fronte di un utile di 236,22 miliardi dello stesso periodo del 2007. Il colosso dell’elettronica Sony, che ha rinviato di un anno la joint venture con Sharp negli schermi a cristalli liquidi, ha confermato le previsioni negative di fine esercizio, al 31 marzo, comunicate la scorsa settimana: perdita operativa di 260 miliardi di yen (contro l’utile di 475,3 miliardi di yen) e perdita netta di 150 miliardi di yen, il primo rosso in 14 anni.
TOSHIBA – E non va meglio per Toshiba: il gruppo giapponese fa sapere che nel 2009 andrà in rosso e che taglierà 4,500 posti di lavoro a tempo determinato nel settore dei semiconduttori. Inoltre il gruppo ridurrà del 60% la spesa in conto capitale per l’esercizio 2009.