Il 24 febbraio sarà nel punto più vicino alla Terra, a 60 milioni di chilometri. Nei prossimi giorni dovrebbe essere visibile anche a occhio nudo. Nel frattempo ha perso la coda
Lulin, la «cometa verde» |
GETTI EMESSI – Nessuno però lo giura perché questa è la prima visita di Lulin all’interno del sistema solare e nessuno sa come si comporti. Le sorprese sono quindi possibili. I getti che la colorano di verde emessi dal nucleo contengono cianogeno, un gas ritrovato in molte comete, e carbonio biatomico. Entrambe le sostanze garantiscono un alone verde quando sono illuminate dalla luce del Sole nel quasi-vuoto spaziale. Per vederla bisogna adesso guardare tra le stelle della costellazione della Bilancia.
PRIMA SORPRESA – Il 16 febbraio transiterà nella costellazione della Vergine e il 24 febbraio apparirà a poca distanza da Saturno nella costellazione del Leone. Nelle immagini (in bianco e nero) raccolte ieri dagli astrofili Ernesto Guido, Giovanni Sostero e Paul Camilleri già la «cometa verde» ha offerto una prima sorpresa mostrando una «disconnessione», un distacco della coda di plasma (nella foto sopra). Ma siamo solo alle prime battute.