«Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano». La risposta dell’Idv. «Vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini»
ROMA – «Santoro e il presunto comico Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così offende la verità, alimenta odio e merita solo disprezzo totale della gente perbene. L’insulto è la loro regola. Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano». Lo dichiara in una nota il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, in riferimento alla puntata di «Annozero» andata in onda giovedì sera.
MURA(IDV) – A nota risponde con una nota Silvana Mura, deputata di Idv: «Le parole di Gasparri hanno un grande pregio, quello di illuminare la strada a chi fatica ad orientarsi nel mondo della politica. Dall’abituale scomunica del venerdì che il presidente dei senatori del Pdl lancia su Santoro e Annozero – prosegue – tutti possiamo trarre due importanti lezioni. La prima è che la colpa gravissima di Santoro e Vauro, accusati di alimentare odio, è quella di aver riproposto le serene parole pronunciate da Gasparri sul caso Englaro. La seconda lezione è che la maggioranza si appresta ad epurare la Rai, dal momento che è lo stesso Gasparri che annuncia la “cacciata meritata” dei vertici. Viene da dire che sulla Rai tutto procede come da copione».
VENIER (PDCI) – «Da Gasparri parole violente: la libertà di informazione è in pericolo»: lo sostiene Jacopo Venier, responsabile Comunicazione del Pdci. «La violenza delle parole con cui il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, si scaglia contro Santoro e Vauro, a cui va la nostra solidarietà, dal momento che Annozero rappresenta oramai una delle poche isole di controinformazione davvero libere nel panorama televisivo italiano, rappresenta il punto di non ritorno a cui è giunta la destra italiana – dice Venier -. La libertà di informazione è sempre più in pericolo. Il Pd, che con questa destra scende a patti spartitori anche sulla Rai, se ne renda conto, altrimenti rischia di diventare sempre più complice del disegno autoritario di questo governo».
BUTTI (PDL) – «Come sempre accade, la sinistra che si occupa di informazione scende in campo per difendere l’indifendibile trasmissione di Santoro», dice Alessio Butti, capogruppo del Pdl in commissione di Vigilanza, in difesa di Maurizio Gasparri. «La malafede – prosegue – aleggia nei commenti a sostegno dell’ex europarlamentare, perché tra tutti i format di approfondimento di cui la sinistra può chiaramente disporre in Rai, Annozero è in assoluto il più contestato, il più volgarmente fazioso, il più a senso unico. È fisiologico che in questa Rai i conduttori delle trasmissioni più importanti di approfondimento, eccezion fatta per Vespa, abbiano chiare simpatie per la sinistra politica …». «Eppure Santoro – secondo Butto – vuole sempre distinguersi, è costantemente sopra le righe, è preda di una supponenza per nulla giustificata, anche quando invita suoi colleghi giornalisti, pure di sinistra. Ha un ego spropositato, per dirla con Luciano Ligabue, «da far vedere ad uno bravo davvero un bel po’…». Anche giovedì sera – conclude – il «nostro» si è distinto, spalleggiato dai noti sodali, nell’aggressione verbale e «mimica» ad esponenti del centrodestra, naturalmente assenti in studio. Il problema è serio, non si può più commentare con superficialità e malafede».
LA REPLICA A GASPARRI – Michele Santoro e Vauro Senesi non replicano direttamente alle parole pesanti di Maurizio Gasparri. Ma sul sito del programma, nella rubrica «Vaf» (valutazioni a freddo), compare la vignetta che ha fatto infuriare Gasparri, proposta in chiusura della puntata dedicata a Eluana Englaro. Michele Santoro, durante la trasmissione, aveva più volte citato Gasparri, il quale sulla vicenda di Eluana aveva attaccato, pur senza citarlo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per non aver firmato il decreto. In particolare, il giornalista aveva ricordato la frase dello stesso Gasparri (richiamato anche da Gianfranco Fini): «Il capo dello Stato lo rispetto, figuriamoci se non voglio rispettarlo. Se ho offeso qualcuno chiedo scusa, ma non ritengo di averlo fatto e non rinuncio alle mie idee». Sul finire della puntata, dunque, nella consueta carrellata di vignette, la matita acuminata di Vauro ha colpito Gasparri: nel disegno c’è il presidente dei senatori del Pdl un pò stralunato, sotto la scritta: «Anche Gasparri chiede un minuto di silenzio» con il senatore che commenta così: «Così si sentono meglio le stronzate che dico» (Guarda la vignetta).