Emessi ordini di cattura anche per un medico e due commercialisti. Giuseppe Marabotto, numero uno a Pinerolo, accusato di corruzione: avrebbe intescato 10 milioni di tangenti
Giuseppe Marabotto, ex procuratore capo di Pinerolo |
L’INCHIESTA – L’indagine che ha portato all’arresto risale a diversi mesi fa. La Guardia di Finanza si era concentrata su un giro di consulenze che Marabotto affidava a un gruppo di professionisti: gli accertamenti sulle aziende della zona di Pinerolo venivano condotti «a modello 45», vale a dire senza notizia di reato. Quando trapelò la notizia dell’inchiesta, l’allora procuratore spiegò che il suo modo di procedere poteva permettere all’Erario di recuperare cospicue somme di denaro.
GLI ALTRI INDAGATI – Sono stati emessi anche altri tre mandati di cattura che riguardano un medico, Dario Vizzotto, e due commercialisti, Ruggero Ragazzoni e Mario Emanuele Florio, quest’ultimo piuttosto noto a Torino. Il fascicolo è gestito dal pubblico ministero Maurizio Romanelli, della procura di Milano, competente per reati che riguardino a qualsiasi titolo i magistrati piemontesi. Nel frattempo sono state disposte diverse perquisizioni. In tutto ci sono poi ventitrè indagati a piede libero.