Torino, indagini su giuliano soria. L’ex maggiordomo straniero: «Mi ha molestato». Sul professore anche sospetti di «malversazione»
Giuliano Soria |
Il professore, giura chi lo accusa, avrebbe organizzato festini a sfondo sessuale nella sua bella casa con vista sulla Mole Antonelliana, serate durante le quali sarebbero avvenute le molestie che hanno convinto la procura ad avviare l’inchiesta. Nitish, un ragazzo originario delle isole Mauritius, sarebbe la presunta vittima e il punto di partenza delle indagini. Lavorava per il presidente del Grinzane, Nitish. Una sorta di maggiordomo- tuttofare che faceva qualche lavoretto anche per il Grinzane, che per un certo periodo ha assistito la madre di Soria e che però ha chiuso i suoi rapporti con lui in malomodo, avviando contro il presidente anche una causa di lavoro. È sul racconto di Nitish che per adesso fa perno questa storia giudiziaria ancora tutta da scrivere. Il ragazzo ha raccontato di aver subito dal patron del Premio talmente e tali angherie, soprattutto approcci sessuali, da aver deciso di prendere delle contromisure assieme ad almeno altri due extracomunitari che, come lui, sarebbero stati vittima di soprusi e delle attenzioni erotiche di Soria.
La «controffensiva» sarebbe consistita nel videoregistrare di nascosto alcuni degli incontri- reato: almeno uno dei festini a luci rosse organizzati a suo dire dal professore ed episodi che mostrerebbero anche scene di maltrattamenti. E poi, nelle dichiarazioni agli inquirenti, il ragazzo avrebbe dato dettagli della casa e delle abitudini intime del suo datore di lavoro per accreditare la sua versione. L’inchiesta è nata sì dalle dichiarazioni di Nitish ma il giorno in cui lui rivelò i dettagli sulle molestie sessuali (qualche settimana fa) in realtà stava facendo una deposizione relativa alla sua causa di lavoro e stava dando agli inquirenti indicazioni anche sul presunto impiego illecito dei fondi che l’Associazione Grinzane avrebbe ottenuto per iniziative pubbliche ma che avrebbe utilizzato a scopi privati. Da qui il filone delle indagini sulla malversazione: l’ipotesi di viaggi ed eventi in Italia e all’estero per politici, giornalisti, e amici con partner al seguito. Lui, il professore, grida al complotto e da ieri è introvabile. La sola cosa che è disposto ad ammettere è che ha un caratteraccio, che qualche volta con i suoi collaboratori è stato intrattabile. Il resto, giura, è «una colossale fandonia».