Brunetta: «Troppi corpi di polizia». Sul luogo delle violenze ai due fidanzatini sono stati trovati elementi utili alle indagini
Il parco dove è avvenuto lo stupro |
L’AGGRESSIONE – Le violenze sono avvenute nel parco della Caffarella. I giovani stavano passeggiando, non lontano dalla casa di lei, quando sono stati avvicinati da due stranieri che, secondo quanto ricostruito dalle vittime, avevano un forte accento dell’Est europeo. Il ragazzo, sentito in questura, avrebbe fornito solo sommarie indicazioni sull’abbigliamento degli aggressori e sulla capigliatura di uno dei due. Impossibile, dunque, arrivare a un vero e proprio identikit. Sul luogo dello stupro, individuato in tarda serata dalla polizia, sarebbero però state trovate tracce definite «importanti» per il «prosieguo delle indagini».
«ABBIAMO PAURA» – In mattinata, intanto, un gruppo di uomini si è ritrovato davanti all entrata del parco, nel quartiere Appio Latini. «Stiamo organizzando una fiaccolata per richiamare l’attenzione del mondo politico e istituzionale verso quest’area abbandonata da anni». «Abbiamo paura a mandare i nostri nipotini alla scuola vicino al parco – dice una nonna – Li lasciamo davanti all’ingresso e li andiamo a riprendere. Ci sono troppi stranieri e nomadi che ci mettono paura. Poi di sera, quando cala il buio, qui davanti non ci passiamo poco».
BRUNETTA – Intanto, dopo la presa di posizione del sindaco Gianni Alemanno («Nessuna clemenza, via agli sgomberi dei campi rom»), è intervenuto sulla vicenda anche il ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta: «È proprio necessario avere tanti corpi di Polizia con propri apparati, propria organizzazione e propri sistemi?» si chiede il ministro. «Le forze di polizia molto probabilmente dovrebbero stare molto di più per strada, sul territorio».