Sanzionati per 500mila euro l’uno per aver modificato i piani tariffari senza adeguate informative ai clienti, rincari medi annui da 49 a 83 euro. CATRICALA’: «adeguata la sanzione massima»
Il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato Antonio Catricalà |
RINCARI DA 49 A 83 EURO – «La mancanza di informazione e trasparenza, si legge in una nota di Altroconsumo, ha impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe, le modalità di attuare la portabilità del numero da un operatore all’altro e le modalità di rimborso del credito residuo». I rincari, calcolati dall’associazione a tutela dei consumatori, sono stati per profili medi in un anno da 49 sino a 83 euro, con picchi d’aumento sulle singole telefonate di oltre il 100%.
«URGENTE LA CLASS ACTION» – «L’intervento dell’Antitrust – sottolinea Paolo Martinello, presidente Altroconsumo – dimostra la necessità urgente di introdurre la class action nel nostro Paese. L’istituto del risarcimento collettivo si adatterebbe perfettamente a casi come questi, dove, per tali pratiche commerciali scorrette, la multa acquista un significato formale e non restituisce alle migliaia di utenti le cifre incassate automaticamente dai gestori, senza che i consumatori avessero alcuna possibilità di essere informati e di scegliere. Ma la conversione del decreto milleproroghe al Senato ha confermato l’ulteriore rinvio a luglio della norma, e i disegni di legge pendenti sia alla Camera che al Senato sono ancora impantanati nelle commissioni competenti».