ROMA – Gli Stati Uniti non hanno miglior partner dell’Italia all’interno della Nato: lo ha ribadito oggi a Montecitorio lo speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. “Sabato siamo stati alla base di Aviano per incontrare i nostri aviatori e prendere consapevolezza della cooperazione con l’Italia – ha detto Pelosi nel corso dello speech sulla sicurezza internazionale a Montecitorio – il giorno dopo abbiamo portato l’omaggio al cimitero americano a Firenze e abbiamo ringraziato i funzionari italiani che aiutano a mantenere viva la memoria dei nostri caduti”. Pelosi ha poi ringraziato l’Italia per l’impegno in Afghanistan, “dove le truppe italiane aiutano il Paese a risollevarsi”.
Sulla situazione in Afghanistan il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, “definirà una linea politica che non sarà imposta agli altri”, ma “a ogni passo del cammino cercherà la collaborazione degli alleati – ha aggiunto Nancy Pelosi – Anche negli Stati Uniti c’é preoccupazione per l’incremento delle truppe, bisogna dare altre risposte all’Afghanistan, perché un’operazione militare potrebbe essere senza fine”, ha aggiunto, ribadendo che “il presidente è impegnato sul fronte della collaborazione, non della condiscendenza”.
Pelosi e’ stata ricevuta stamattina dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, e a Montecitorio e’ stata accolta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. La speaker Usa e’ accompagnata da una delegazione parlamentare del suo paese. In programma tra l’altro una conferenza della Pelosi nella sala della Lupa, dal titolo: ”Strong allies for a secure future”.
A Montecitorio ha ricevuto un omaggio a sorpresa del presidente della Camera: i certificati di nascita dei nonni italiani. ”Sappiamo quanto sia orgogliosa delle sue radici italiane”, ha detto Fini, consegnando l’omaggio a titolo personale ad una commossa Pelosi: ”Oh, mamma mia, non me lo aspettavo davvero, e’ un’emozione travolgente”, ha ringraziato con gli occhi lucidi. Il nonno paterno di Nancy Pelosi, Tommaso Fedele D’Alessandro, nacque l’11 settembre 1868 a Montenerodomo in provincia di Chieti, mentre la nonna, Maria Petronilla Foppiani, a Rovegno, nel Genovese, nel 1894. Insieme ai certificati di nascita e battesimo del nonno, ”all’insegna della parita’ tra uomo e donna, c’e’ anche l’atto di nascita di sua nonna”, ha sottolineato Fini in un clima cordiale ed amichevole. ”Quando gli italiani sono andati in America, hanno fatto l’America piu’ America”, ha detto la speaker della Camera Usa. L’omaggio comprendeva anche una fotografia d’epoca di Montenerodomo e una lettera del sindaco di Rovegno che invita Pelosi a visitare la citta’ natale della nonna.
Per quanto riguarda la parte più strettamente privata della visita a Roma, prima di spostarsi a Napoli, la Pelosi dovrebbe recarsi a cena in un ristorante del centro vicino al Parlamento, e martedì sera forse alla terrazza dell’Eden. Tra gli impegni di mercoledì mattina è probabile anche un incontro con papa Benedetto XVI ed una visita ai Musei Vaticani.
“CON OBAMA UNA NUOVA ERA DI RAPPORTI CON L’UE”
di Cristiano Del Riccio
WASHINGTON – Nancy Pelosi non ha dubbi: ”con Barack Obama e’ cominciata una nuova era nei rapporti tra Europa e Stati Uniti, basata sulla cooperazione e sul rispetto e non piu’, come con Bush, sulla condiscendenza e sulla indifferenza. Obama vuole veramente vedere un miglioramento dei rapporti transatlantici”.
E’ il dodicesimo viaggio in Italia per la Pelosi, che ha sempre parlato con orgoglio delle sue profonde radici italiane, ma e’ il primo da speaker (presidente) della Camera, la terza carica istituzionale degli Stati Uniti, e non nasconde il suo entusiasmo, in una intervista con alcuni giornalisti italiani, per questa visita di una settimana destinata a portarla ad Aviano (Pordenone), Firenze, Roma e Napoli.
Rispondendo alle domande parla anche della vicenda Eluana che ha molti punti in comune con il caso Usa di Terri Schiavo (”Sono decisioni molto difficili che non spettano al Congresso o ai tribunali ma ai familiari: nel caso della Schiavo ho sempre sostenuto il diritto del marito di esaudire il desiderio della vittima”) e della questione Fiat-Chrysler: ”C’e’ ostilita’ nel Congresso a dare altri soldi alla Chrysler perche’ i proprietari sono speculatori e non azionisti, io intendo esaminare la questione senza preclusioni e senza decisioni precipitose”.
Spiega che la visita in Italia, dove incontrera’ le piu’ alte cariche istituzionali, ha un doppio scopo: ringraziare le autorita’ italiane per l’ intensa collaborazione con l’America e ascoltare le idee del suo paese d’origine sulle maggiori sfide mondiali, a partire da ”crisi economica, sicurezza, ambiente, clima, promozione dei diritti umani”. Ha chiesto di cominciare la sua visita incontrando le truppe Usa della base di Aviano.
”Non so quanti americani sanno che non abbiamo miglior amico nella Nato dell’Italia, non so quanti sanno che 14 mila dei nostri militari sono ospitati dall’Italia, non so quanti sanno della leadership dell’Italia nella lotta alla proliferazione nucleare, al terrorismo, alla crisi alimentare, alla crisi del clima – ha detto la Pelosi – ma vogliamo che lo sappiamo e cercheremo di metterlo in evidenza durante questo mio viaggio”.
La speaker della Camera, partita per l’Italia venerdi’ poche ore dopo il successo della approvazione del piano di stimolo dell’economia, ha definito Obama ”un grande leader”. ”Nessun presidente prima di lui era riuscito, a tre settimane dall’ arrivo alla Casa Bianca, a far approvare misure economiche di cosi’ ampie dimensioni con centinaia di miliardi di dollari destinati alla sanita’, all’ educazione, alla scienza e tecnologia, ad ammodernare le infrastrutture, a dare alla classe media la piu’ ampia riduzione fiscale della storia”, ha affermato la Pelosi.
Anche se il piano e’ stato approvato quasi esclusivamente con i voti dei democratici, per la speaker della Camera il tentativo di Obama di creare un nuovo spirito bipartisan non e’ defunto. ”Obama ha teso la mano piu’ volte ai repubblicani al Congresso, pronto ad ascoltare nuove idee – ha detto la Pelosi – ma i loro suggerimenti erano la copia delle politiche fallite di Bush, le stesse che ci hanno messo in questa grave crisi economica”. La Pelosi ha sottolineato che il piano non comprende norme protezioniste: ”Niente di cio’ che e’ nel piano viola gli accordi commerciali stipulati dagli Stati Uniti. Non temete: l’America non vuole tornare al protezionismo”.