Bufera dopo la conferenza stampa al termine del summit di roma. Resterà in carica fino all’approvazione della finanziaria. «M’hanno diagnosticato raffreddore e affaticamento»
Shoichi Nakagawa |
«FORTE RAFFREDDORE E AFFATICAMENTO» – «Il premier Aso mi ha detto di fare del mio meglio fino all’approvazione della finanziaria», ha dichiarato Nakagawa ai giornalisti al termine del faccia a faccia, sottolineando che il suo dottore in mattinata ha diagnosticato «un forte raffreddore e un affaticamento» alla base – ha sostenuto – della criticata performance di Roma. Il ministro si è congedato scusandosi per «aver causato grossi problemi al premier e ad altre persone» non avendo curato adeguatamente la propria salute. Tuttavia, alcuni esponenti di spicco del suo partito, il Liberaldemocratico, hanno giudicato in maniera critica la mossa del ministro, auspicando invece dimissioni immediate e senza condizioni. Con l’annuncio del «sofferto» passo indietro, il ministro avrebbe comunque evitato ulteriori complicazioni al governo anticipando la mossa delle opposizioni, guidate dal partito Democratico, che erano intenzionate a presentare martedì stesso una mozione di censura alla Camera Alta, nella quale le opposizioni possono disporre di una ampia maggioranza. L’iniziativa, pur passando, non avrebbe avuto valore vincolante, ma avrebbe contribuito a far aumentare la pressione sul governo di Aso e a rallentare i lavori per l’approvazione della finanziaria 2009-2010.
IL SUCCESSORE – Sarebbe Kaoru Yosano, il ministro giapponese delle Politiche economiche e fiscali, il candidato del premier Taro Aso destinato a prendere in mano la guida del ministero delle Finanze che Shoichi Nakagawa si appresta a lasciare. Lo anticipa l’agenzia Kyodo secondo cui Yosano, politico esperto di 70 anni, diventerebbe una sorta di superministro, visto che manterrebbe l’attuale ministero, aggiungerebbe quello i Nakagawa, inclusa la supervisione sul settore bancario.
GIU’ LA BORSA – E lo scandalo Nakagawa contribuisce a incidere negativamente sull’economia già sofferente del Giappone. Il Pil del quarto trimestre è calato di oltre il 12%. E la borsa di Tokyo martedì ha chiuso in deciso ribasso, pagando ancora una volta la cattiva performance dei suoi esportatori oltre che dei titoli del comparto finanziario. Al termine degli scambi, il Nikkei 225 ha ceduto l’1,4% scendendo a quota 7.645 punti, il livello più basso dal 28 ottobre scorso.