Dopo l’elezione a segretario del Pd. Il neo leader: «Il premier è contro la Carta a cui lui ha giurato fedeltà»
Dario Franceschini |
CONTRO BERLUSCONI – È anche per questo motivo che il neo segretario del Pd, Dario Franceschini, ha giurato fedeltà alla Costituzione, assieme al papà Giorgio 87 anni, partigiano durante la seconda guerra mondiale, davanti al cippo dell’eccidio degli Estensi a Ferrara, la sua città. «Non è il momento della delusione, dell’astensionismo o del disimpegno – ha aggiunto – è il momento in cui tutti gli italiani che credono nei valori condivisi che hanno fatto nascere la nostra Costituzione, dall’antifascismo e dalla resistenza, in modo pacifico, civile e democratico comincino una lunga battaglia per difendere la democrazia italiana».
PRIMA USCITA – Si è consumata così la prima uscita pubblica di Dario Franceschini, a cinque giorni dalle dimissioni di Walter Veltroni. Il numero due del partito sabato aveva incassato il via libera dell’Assemblea nazionale dei democratici con 1.047 voti e domenica a casa sua ha voluto una cerimonia simbolica al Castello Estense, luogo di un massacro di civili nel 1943 da parte delle truppe nazi- fasciste, per giurare su un vecchio testo costituzionale del papà. Da qui riparte il Pd con l’attacco a Berlusconi.