Il 31 ottobre 2002 rimasero sepolti sotto le macerie 27 alunni ed una maestra. In primo grado non era stata emessa nessuna condanna: tutti assolti
Vigli del fuoco sulle macerie della scuola Iovine |
MILANO – La Corte d’Appello di Campobasso ha condannato cinque imputati coinvolti nel crollo della scuola Iovine di San Giuliano (Campobasso), avvenuto in occasione del terremoto del 30 ottobre 2002, nel quale morirono 27 scolari e la loro maestra. I n primo grado tutti gli imputati erano stati assolti. Nel processo di appello sono stati condannati cinque imputati: per il sesto, il costruttore dell’edificio, Giuseppe Uliano, è stata confermata l’assoluzione di primo grado.
LE CONDANNE – Queste le condanne: sei anni e dieci mesi di reclusione per l’impiegato comunale Mario Marinaro – responsabile della pratica per la sopralevazione della Scuola – e Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori; cinque anni agli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino; due anni e 11 mesi all’allora sindaco Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. Le condanne sotto i tre anni beneficiano dell’indulto. La pubblica accusa aveva chiesto condanne con pene variabili dai tre ai sette anni. Alla lettura della sentenza i genitori delle vittime si sono abbracciati commossi e hanno pianto. Alcuni hanno battuto le mani.
GIUSTIZIA E’ FATTA – «Giustizia è fatta»: così hanno commentato la sentenza. «Abbiamo sempre sostenuto che a causare il crollo dell’edificio non fu il terremoto, ma che la tragedia fu determinata dalla mano dell’uomo – hanno affermato alla fine del processo i familiari -. Oggi ci hanno detto chi ha ammazzato i nostri cari». La lettura della sentenza, durata oltre dieci minuti, è cominciata poco prima delle 19 ed è stata emessa dopo otto ore di camera di consiglio dalla corte presieduta dal giudice Mario Iapaolo. Il procuratore generale Claudio Di Ruzza aveva chiesto sette anni di reclusione per Giuseppe La Serra e Mario Marinaro (condannati a sei anni e 10 mesi ciascuno); cinque anni per gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino (cinque anni); tre anni e tre mesi di reclusione per l’ex sindaco Antonio Borrelli e Giuseppe Uliano: il primo è stato condannato a due anni e 11 mesi mentre al secondo è stata confermata l’assoluzione.
IL PRIMO GRADO – La sentenza di primo grado venne emessa dal giudice del Tribunale di Larino (Campobasso), Laura D’Arcangelo, nel luglio 2007. Sei gli imputati, tutti allora assolti per i reati di omicidio e disastro colposi e falso ideologico.