È successo sabato, la squadra È sempre rimasta vicino alla famiglia. Diego Alcalá Rivero, delle giovanili dell’Atletico Madrid, stava giocando a Las Rozas. Ignote le cause dell’incidente
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Il messaggio di lutto sul sito dell’Atletico Madrid |
MADRID – Un calciatore di nove anni delle giovanili dell’Atletico Madrid, Diego Alcalá Rivero, è morto dopo che sabato, durante una partita, gli era caduta addosso la copertura di una panchina ferendolo gravemente. Era stato ricoverato all’Hospital 12 de Octubre ed è morto giovedì mattina. L’Atletico Madrid ha espresso «le più sincere condoglianze a nome della grande famiglia rojiblanca – come si legge sul sito della squadra -. L’Atletico vuole ringraziare pubblicamente per le innumerevoli dimostrazioni di appoggio e affetto ricevute da tutta la Spagna. Riposi in pace Diego».
APERTA INDAGINE – Il bambino stava giocando una partita contro Las Rozas su un campo in erba artificiale, il Recinto Ferial di Las Rozas quando, intorno alle 11.40, il 112 ha ricevuto una chiamata di intervento urgente perché Rivero era incosciente dopo essere stato colpito dalla copertura di una panchina. Le cause dell’incidente sono ancora ignote. La polizia locale e la Protezione civile hanno confermato che il bambino presentava un trauma cranico severo. Subito dopo è stato trasportato in elicottero in ospedale. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine.
LA SQUADRA VICINA – La società è stata rimasta vicina alla famiglia. Il ragazzo ha ricevuto la visita di Miguel Àngel Gil Marìn, Enrique Cerezo e Fernando Garcìa Abásolo, rispettivamente consigliere delegato, presidente e vicepresidente dell’Atletico Madrid. Sono arrivati in ospedale anche il direttore sportivo Jesùs Garcìa Pitarch, il direttore delle giovanili Josè Marìa Amorrortu e Quique Estebaranz, direttore delle scuole dell’Atletico. Durante la partita di Champions League contro il Porto di martedì l’Atletico ha mostrato, attraverso i tabelloni dello stadio Vicente Calderòn, una messaggio di incoraggiamento al giovane Diego: «Coraggio Diego, tutto l’Atletico è con te».