La lite finisce sui quotidiani e fa il giro della rete. Polemica rovente fra la compagnia aerea e un utente che ha ironizzato sul suo sistema di pagamento online
Come rovinare la propria immagine online in pochi giorni: Ryanair ci è riuscita dando degli «idioti» ai blogger di tutto il mondo. Non si tratta di un malinteso e la compagnia aerea low cost non sembra avere la minima intenzione di fare marcia indietro.
LA REAZIONE DELLO STAFF – Il diverbio, che ha già fatto il giro del web scatenando le reazioni anche nella blogosfera nostrana, ha avuto inizio dalla segnalazione di un utente, il programmatore irlandese Jason Roe, che cercando di cambiare i dati della sua prenotazione online ha scoperto un errore sul sito dell’azienda che azzerava il costo del biglietto. Roe ha pubblicato un post sul proprio blog spiegando dettagliatamente il problema, ironizzando sul fatto e chiamando in causa lo staff della Ryanair. Immediate e varie le risposte dei lettori del blog che hanno provato a compiere la stessa operazione, così come pure la risposta dello staff: un anonimo membro del personale, evidentemente addetto alla gestione del rapporto con gli utenti, commenta il messaggio di Roe con una serie di insulti, affermando, in breve, che il blogger è «un idiota e un bugiardo» e che «è così stupido che non sa nemmeno capire come ha fatto a ottenere quel risultato dal sito della compagnia aerea». Al primo commento se ne sono aggiunti altri, ancora firmati «Ryanair Staff» e tutt’altro che concilianti, sempre ricchi di insinuazioni e allusioni nei confronti di Roe: «Se nella tua vita patetica lavorassi a un progetto così impegnativo e di dimensioni così grandi con così poche risorse, sapresti che ciò che è importante è far funzionare le cose per la maggior parte degli utenti, piuttosto che perdere del tempo su aspetti così insignificanti».
LA DIFFUSIONE NELLA BLOGOSFERA – Gli insulti da parte degli addetti Ryanair hanno sollevato una rivolta verbale da parte di altri commentatori che si sono schierati in difesa di Roe, facendo lievitare il numero di commenti (attualmente sono più di 200) e portando il post all’attenzione di altri siti, come il portale dedicato ai viaggi Travolution, di aggregatori di informazione come Digg.com e, in seguito, delle principali testate britanniche come il Telegraph. Per tutta risposta, la compagnia aerea non ha smorzato i toni, ma ha dichiarato al Times che la politica aziendale è quella di «non perdere tempo in rapporti con blogger idioti», concludendo così: «I blogger fuori di testa possono avere la blogosfera tutta per loro, perché il nostro personale è troppo impegnato a far scendere il prezzo dei voli».