IL PROVVEDIMENTO. Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che regolamenta le agitazioni nel settore dei trasporti
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi |
ROMA – Via libera del consiglio dei ministri al disegno di legge che regolamenta gli scioperi nel settore dei trasporti.
IL DDL – Il provvedimento, riferiscono fonti governative, è stato approvato «all’unanimità, in un clima di grande accordo». Secondo le prime anticipazioni le nuove norme prevedono il referendum consultivo preventivo obbligatorio prima dello sciopero, a meno che non si tratti di proclamazioni da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate di un grado di rappresentatività superiore al 50% dei lavoratori.
Per alcune categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale, arriva lo sciopero virtuale. Lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l’astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l’azienda, viene poi destinata a fini sociali.
LE CRITICHE DELLA CGIL – L’annuncio dell’intervento del governo sulla materia aveva creato nei giorni scorsi forti critiche da parte soprattutto della Cgil. Secondo il segretario generale Guglielmo Epifani: «In materia di libertà del diritto di sciopero costituzionalmente garantito bisogna procedere con molta attenzione. Se c’è qualcosa da aggiustare rispetto a una normativa già rigida eventualmente lo si può vedere. Ma se si vogliono introdurre forzature che limitano poteri e prerogative è altra questione».