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ASTE: STATUE YSL, ACQUIRENTE E’ CINESE

 

PECHINO – Le due statue di bronzo trafugate 150 anni fa dal Palazzo d’Estate di Pechino e che la Cina reclama sono state vendute ad un cittadino cinese, che però afferma di non avere i soldi per pagarle. “Quello che voglio sottolineare è che questi soldi non saranno pagati”, ha detto l’uomo, un esperto d’arte di nome Cai Mingchao, in una conferenza stampa a Pechino. Le statue bronzee, che rappresentano le teste di un topo e di un coniglio, sono appartenute in passato allo stilista francese Yves Saint Laurent.

Nell’asta organizzata da Christiés la settimana scorsa a Parigi sono state vendute per 31 milioni di euro. Le due teste di bronzo facevano parte del bottino delle truppe d’invasione anglo-francesi che nel 1860 distrussero il Palazzo d’Estate, una delle residenze imperiali di Pechino. Il Governo cinese ne ha chiesto la restituzione, affermando che si tratta di oggetti “rubati al popolo cinese”, senza però trovare una via legale praticabile. Dopo la vendita, Pechino ha annunciato “severi controlli” su tutti i manufatti che verranno esportati dalla Cina dai rappresentanti di Christiés.

 

ACQUIRENTE CINESE, UN GESTO PATRIOTTICO
PECHINO – Ha detto di avere agito per patriottismo il collezionista cinese, consigliere di una Ong che si occupa di tutela del patrimonio artistico, che oggi ha annunciato di aver comprato all’asta di Christie’s a Parigi le due statue trafugate in Cina 150 anni fa dagli invasori anglo-francesi. Il governo di Pechino aveva chiesto invano la restituzione delle due statue, che in passato erano appartenute allo stilista francese Yves Saint Laurent. Le due statue di bronzo, che rappresentano la testa di un coniglio e quella di un topo, sono state vendute la scorsa settimana per 31 milioni di dollari. In una conferenza stampa breve e confusa Cai Mingchao, consigliere del National Treasure Fund, ha detto che ”in quel momento tutti i cinesi avrebbero voluto fare quello che ho fatto io e per me e’ un onore avere avuto la possibilita’ di fare l’ offerta”.

Cai ha chiarito di non aver intenzione di pagare la somma dovuta a Christie’s. ”Quello che voglio sottolineare – ha affermato – senza dare ulteriori spiegazioni – e’ che questo denaro non puo’ essere pagato”. Il National Treasure Fund e’ stato creato nel 2002 dalla China Foundation for the Development of Social Culture, a sua volta un’ emanazione del ministero della cultura di Pechino. Il vicedirettore del Fund Niu Xianfeng ha sostenuto nel corso della conferenza stampa che si e’ trattato di un ”metodo straordinario (usato) in una situazione straordinaria, che e’ riuscito a bloccare l’ asta”. L’ufficio di Christie’s di Hong Kong, interpellato dall’ ANSA, ha affermato di non ”avere ulteriori informazioni” oltre a quelle diffuse dall’ agenzia Nuova Cina, che ha riportato le dichiarazioni di Cai e di Niu.

ASTE: STATUE YSL, ACQUIRENTE E’ CINESEultima modifica: 2009-03-03T11:00:00+01:00da
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