ROMA – Oltre 63 tonnellate di prodotto ittico proveniente dall’estero è stato sequestrato dalla Guardia Costiera nel corso di una maxi-operazione che si è svolta in tutta Italia e che si è conclusa oggi: numerose le irregolarità riscontrate nel corso dei 7.789 controlli effettuati, dalla frode in commercio al cattivo stato di conservazione dei prodotti. L’operazione ‘Fly Fish’ ha visto impegnati 2.222 uomini e donne dei 291 Comandi territoriali costieri delle Capitanerie di Porto che hanno passato al setaccio tutti i punti di importazione nazionale del pescato e i grossi centri di distribuzione: controllati aeroporti, magazzini di stoccaggio e scali portuali. Tra i prodotti sequestrati, circa 7.000 chili di novellame proveniente dall’area indo-pacifica destinato ad essere spacciato per il più pregiato novellame di sardina (bianchetto), e 1.200 chili di ‘pesce topo’, una rara specie dell’Atlantico settentrionale ancora priva della denominazione commerciale che ne consente la distribuzione sul mercato e che veniva invece venduto come ‘cuoricini di merluzzo’.
“Grazie all’impegno della Capitanerie di Porto-Guardia Costiera oggi è stato impedito che sulle tavole degli italiani finissero oltre 63 tonnellate di prodotto ittico non certificato proveniente dall’estero”. Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, in una nota, commenta l’operazione “Fly Fish”, conclusa oggi con il sequestro, in alcuni scali di importazione nazionale, di oltre 63 mila chilogrammi di prodotto ittico. ‘Con questa operazione – continua il ministro Zaia – prosegue il nostro impegno per la tolleranza zero che abbiamo inaugurato in questi mesi a difesa del cittadino-consumatore.” Nei 7789 controlli effettuati sono stati sequestrati 7000 chilogrammi di novellame (prodotto ittico sottomisura di cui è, pertanto, vietata la commercializzazione), proveniente dall’area indopacifica, destinato al mercato italiano, come fosse novellame di sardina, 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell’atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come “cuoricini di merluzzo”, specie ancora priva di “denominazione commerciale”. Sono stati controllati aeroporti, magazzini di stoccaggio e scali portuali. 2.222 uomini e donne dei 291 Comandi territoriali costieri coinvolti. “I Contraffattori sappiano – ha concluso il ministro – che la tolleranza zero nei loro confronti non è un fatto episodico”.