STUDIO ITALIANO. Inducono un cambiamento dell’ossigenazione delle aree frontali, connesse con funzioni cognitive superiori
MILANO – Il campo magnetico emesso dai telefoni cellulari influisce sulla attività cerebrali. Lo hanno dimostrato gli scienziati del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi dell’Aquila, che hanno pubblicato i risultati del loro studio su «Journal of Cerebral Blood Flow & Metabolism». L’esposizione al campo elettromagnetico emesso dai telefonini induce un cambiamento dell’ossigenazione delle aree frontali, che sono direttamente connesse con funzioni cognitive superiori quali l’assuzione di decisioni, il pensiero creativo e l’attenzione.
EFFETTO NON CIRCOSCRITTO NEL TEMPO – La vera scoperta sta nel fatto che l’effetto non rimane circoscritto al momento in cui i soggetti sperimentali sono esposti al segnale,ma diventa più intenso con il trascorrere del tempo e continua anche nei minuti successivi allo spegnimento del telefono cellulare. Questo studio non permette comunque di trarre conclusioni definitive per la salute umana, poiché non sono ancora stati valutati gli effetti a lungo termine. Si può pero’ concludere che brevi esposizioni ai campi elettromagnetici possono influenzare i processi metabolici cerebrali in maniera sostanziale, anche se reversibile.