La vittima, che accompagnava la madre in chemioterapia, attirata con una scusa in una stanza, l’indagato, che è ai domiciliari, è uno specializzando di 32 anni
MESSINA – Una violenza avvenuta sul luogo di lavoro del presunto carnefice. Uno specializzando della Clinica di medicina nucleare del Policlinico di Messina è agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su un ragazzino di 15 anni che accompagnava la madre per la chemioterapia. Il provvedimento firmato dal sostituto procuratore Vincenzo Cefalo. L’indagato ha 32 anni, ma la sua identità non è stata resa nota. È stato il minorenne a raccontare quanto avvenuto alla madre e a denunciare il medico alla polizia. Secondo il suo racconto, è stato adescato mentre era seduto in sala d’attesa, invitato ad entrare in una stanza con la scusa di una fotocopia e qui costretto ad atti sessuali. Lo specializzando, fermato dalla polizia, avrebbe ammesso l’approccio ma sostenendo che sia stato invece il ragazzo ad avvicinarlo.