L’allenatore furioso per le critiche del francese: «Le sue sono parole da bambino viziato». E non lo convoca, l’attaccante: «Non capisco la mia sostituzione contro il chelsea». Amauri: fuori un mese
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Ranieri (Ipp) |
TORINO – Motivazione ufficiale del club: affaticamento muscolare. David Trezeguet salta l’anticipo con il Bologna. Ma la mancata convocazione dell’attaccante francese (vista anche l’indisponibilità di Amauri, che si è infortunato in allenamento: per lui stop di almeno un mese) potrebbe avere altre motivazioni. E sarebbe cosa ben più grave dell’ennesima coincidenza di infortuni diversi: in casa Juve, un po’ a sorpresa, è esplosa infatti una vera e propria «bomba», innescata da un’intervista di Trezeguet. A Claudio Ranieri, infatti, non sono andate giù le dichiarazioni del centravanti dopo la sostituzione nella sfida con il Chelsea di Champions League. «Non ho capito il cambio con Amauri. Sono deluso. Vincevamo 2-1, dovevamo soltanto segnare un gol per passare ai quarti. Forse bisognava cambiare qualcosa tatticamente e mettere un attaccante in più per forzare. L’allenatore non ha voluto. Peccato per me e per la squadra. Adesso, staremo a vedere per l’anno prossimo…» ha dichiarato Trezeguet a L’Equipe.
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La sostituzione fra Trezeguet e Amauri in Juve-Chelsea (Liverani) |
«HA SBAGLIATO» – Oggi dopo l’allenamento è arrivata la replica del tecnico bianconero, insolitamente stizzito ed esplicito. «Mi ha dato molto fastidio quello che ha detto Trezeguet – ha dichiarato Ranieri – sono parole da bambino viziato. Queste cose vanno dette nello spogliatoio. Stavamo giocando in 9 contro 11, lui ha toccato 6 palloni nel primo tempo e 6 nel secondo. Speravo avesse preso fiducia con il gol fortunoso a Palermo – ha continuato Ranieri. – Mi sembra di avere la massima considerazione per Trezeguet, evidentemente lui non ce l’ha nei miei confronti. Non ho parlato con lui: se si esprime attraverso i giornali, io gli rispondo attraverso i giornali». «Se mi sento tradito? – ha continuato l’allenatore – Un pochino sì: dall’uomo, non dal giocatore. Quest’anno è stato fermo 4 mesi, quando è tornato in condizione l’ho impiegato: più di così, un allenatore non può fare». Addio in vista? Ranieri lo ha escluso: «Per noi lui resta un giocatore importante. Non resto fermo nelle mie posizioni, io faccio gli interessi della squadra, ma devo capire chi è con me e chi non lo è in questo progetto. E non so cosa voglia fare lui. Ha sbagliato, punto e basta».
DECIMATA – Fatto sta che Trezeguet non è stato convocato per il prossimo match della Juve. E proprio in un momento in cui la squadra dovrebbe dare il massimo per cercare di chiudere al meglio in campionato. Soltanto 24 ore prima erano arrivati i proclami di Amauri, di Ranieri e dei dirigenti: «Non molliamo niente». Però per farlo bisognerebbe usare tutte le forze disponibili vista la lunga lista di infortunati cui si aggiunge ora anche Amauri per un guaio muscolare alla coscia all’ultimo tiro in allenamento, con il quale ha fatto male anche a Manninger. Risultato: indisponibile anche il portiere. In tutto ciò, con la squadra decimata, Trezeguet viene lasciato a casa. Ranieri parla di affaticamento muscolare, ma l’esclusione del francese appare un vero e proprio giallo. E forse per chiarire certe questioni meglio lo spogliatoio della conferenza stampa. O ancora meglio regolare i conti a fine stagione. La Juve già decimata rischia di farsi male anche da sola. Quando i giornalisti hanno chiesto al francese se fosse davvero infortunato, la risposta non ha dissipato i dubbi: «L’esclusione dalla gara è stata una decisione dello staff medico e di quello tecnico». E quando gli hanno domandato se sia stato lui a chiedere al tecnico di rimanere fuori dalle convocazioni per il match con il Bologna, ridendo ha dichiarato: «Non lo so, conoscete meglio di me Ranieri…».
IL MANAGER – «Si chiarirà tutto» dice Antonio Caliendo, agente di mercato e consulente della famiglia Trezeguet. «Non mi è sembrato così scandaloso quello che Trezeguet ha detto. Le sue parole non sono state un attacco all’allenatore, erano più dettate dall’arrabbiatura per l’eliminazione e per non aver potuto dare se stesso fino all’ultimo minuto di gioco. Ranieri? Logicamente Ranieri doveva difendere la sua posizione. Ma non vedo rotture a fine stagione. Trezeguet ha sempre dimostrato in tutti questi anni, nonostante le numerose richieste che ha sempre avuto anche all’ultimo momento, di voler restare a Torino firmando per la Juve. Ha dedicato tutta la sua vita professionale alla Juve. Non vedo altri gesti di fedeltà. Qualsiasi cosa poi si è sempre chiarita con la dirigenza. Se c’è da chiarire qualcosa si chiarirà». La società dovrebbe fare in modo che il chiarimento ci sia presto: a 11 partite dalla fine del campionato non è saggio «regalare» un attaccante da 20 gol agli avversari. E’ possibile comunque che a fine stagione la Juve debba scegliere per il suo futuro fra il francese e il tecnico. E non è detto che sia quest’ultimo nella posizione di maggior forza.