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Sharif sfida il governo, caos a Lahore

 

PAKISTAN: protestano i sostenitori del leader dell’opposizione. «250 arresti». L’ex premier, arrestato prima di un intervento in piazza, ha lasciato i domiciliari ed è sceso in piazza.

 

(Afp)

LAHORE (Pakistan)- Ha scatenato violente proteste di piazza a Lahore, in Pakistan, l’arresto di Nawaz Sharif. L’ex premier pachistano e attuale leader dell’opposizione è stato posto ai domiciliari poche ore prima di un suo intervento a una manifestazione di protesta. Poi ha scelto di sfidare il governo o violando gli arresti imposti nei suoi confronti dal presidente Asif Ali Zardari. Dopo aver parlato alla folla davanti la sua residenza, Sharif è uscito e si è messo alla testa di una manifestazione che lunedì dovrebbe arrivare a Islamabad. L’ex premier, che sabato aveva respinto un tentativo di conciliazione da parte del capo dello Stato, ha definito «illegale» l’ordine di arresti domiciliari per lui e per altri leader dell’opposizione, ed ha ribadito che la «Lunga Marcia» partita venerdì da Karachi «deve giungere a tutti i costi» ella capitale. La situazione si fa di ora in ora più tesa a Lahore, dove migliaia di dimostranti sono scesi in strada e dove secondo l’emittente Geo Tv si sono registrati scontri tra gruppi di manifestanti e la polizia che ha lanciato gas lacrimogeni contro militanti del movimento Jamaat-i-Islami (Ji). Secondo altre fonti inoltre circa 250 persone sono state arrestate. I manifestanti hanno lanciato pietre contro gli agenti, che sono intervenuti per disperdere la folla.

«STATO DI POLIZIA» – Dopo aver sostenuto che il Pakistan «è stato trasformato in uno Stato di polizia», Sharif ha rivolto un appello al presidente Zardari affinchè siano rimosse le misure repressive predisposte per impedire che la «Lunga Marcia» giunga a Islamabad. Secondo i media locali, reparti di agenti hanno preso posizione nei principali punti di ingresso della capitale, mentre le compagnie di telefonia mobile hanno ricevuto l’ordine di sospendere il servizio di sms a Islamabad per due giorni. Di fronte alla nuova fiammata della crisi pachistana, il comandante dell’Esercito, generale Ashfaq Kayani, che nei giorni scorsi aveva ingiunto a Zardari di «agire o andare via» ha incontrato il premier Yusuf Raza Gilani per valutare la situazione.

LA «LUNGA MARCIA» E I GIUDICI DESTITUITI – Ordini di arresto sono stati emessi per Nawaz Sharif, suo fratello Shahbaz Sharif e altri importanti esponenti del partito», aveva dichiarato in precedenza Nasir Ahmed Bhutta, funzionario del Plm-N all’esterno della casa di Sharif, circondata dalla polizia. Anche il fratello di Sharif, Shahbaz, è un politico e un influente membro del partito. Il leader dell’opposizione al presidente Asif Ali Zardari, ha detto all’agenzia Afp un alto funzionario di polizia, è stato posto ai domiciliari per impedirgli di unirsi alla «Lunga Marcia» dell’opposizione, partita da Karachi giovedì scorso e che si propone di raggiungere la capitale Islamabad lunedì. L’azione repressiva della polizia contro l’opposizione è scattata dopo che Sharif ha rifiutato la mano tesa del governo e ha confermato la volontà di portare la «Lunga Marcia» fino a Islamabad. L’obiettivo è esigere che il presidente Asif Ali Zardari rispetti la promessa di restituire le cariche a numerosi giudici destituiti dall’ex presidente Parvez Musharaf.

Sharif sfida il governo, caos a Lahoreultima modifica: 2009-03-15T12:14:33+01:00da
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