Dal rapporto incestuoso sono nati 7 bambini, uno dei quali morto subito dopo la nascita. In aula col volto coperto Joseph Fritzl, accusato di aver segregato e violentato la figlia per 24 anni
Joseph Fritzl
VIENNA – E’ cominciato oggi a St. Poelden, in Austria, il processo a Joseph Fritzl, il padre-mostro che per 24 anni ha tenuto segregata la figlia, l’ha violentata almeno tremila e le ha dato 7 figli-nipoti, uno dei quali morto subito dopo la nascita. La città austriaca è stata presa d’assalto dalle centinaia di reporter e troupe arrivate da ogni parte del mondo. E fuori al tribunale, c’è anche una manifestazione di protesta: i partecipanti mostrano bambole rotte e insanguinate. L’imputato si è presentato in aula col volto coperto da una cartella blu.
La stampa può assistere solo alle fasi iniziali del dibattimento: la lettura dei capi d’accusa e una breve replica della difesa. Il resto si svolge a porte chiuse per proteggere l’intimità della figlia di Fritzl, Elisabeth, e dei ragazzi frutto degli abusi sessuali subiti per un quarto di secolo.
Il destino di Fritzl è nelle mani di tre donne. Determinante, ai fini della sua condanna, sarà infatti il ruolo che giocheranno la giudice Andrea Humer, 48 anni, presidente della giuria composta da 8 giudici popolari – 4 uomini e 4 donne – il pubblico ministero Christiane Burkheiser, 32 anni, e la psichiatra di Linz, Adelheid Kastner, 45 anni. La psichiatra ha stilato una perizia di 130 pagine sull’uomo che il 9 aprile compirà 74 anni.
Nell’aula del processo, sorvegliata da 100 poliziotti, saranno inizialmente ammessi, oltre a 6 fotografi, solo 95 degli oltre 200 giornalisti arrivati da ogni parte del mondo, oltre a 25 emittenti televisive, tra cui Al Jazeera e la Cnn. Per tutti gli altri reporter che non potranno entrare in aula è stato preparato nel parcheggio davanti al tribunale un gigantesco tendone di 150 metri quadrati. Per tutta la durata del processo le autorità austriache hanno decretato il divieto di sorvolo aereo per un raggio di un chilometro intorno al tribunale e al di sotto di 1.800 metri di altezza. Il padre-mostro è accusato di omicidio preterintenzionale, riduzione in schiavitù, violenza privata, sequestro di persona, stupro e incesto.
Tutti i componenti della famiglia di Fritzl hanno rifiutato di testimoniare a eccezione della figlia Elisabeth, 43 anni, e di uno dei suoi figli incestuosi avuti da padre, che oggi ha 25 anni. I due non compariranno tuttavia in aula, ma a partire da martedì verrà proiettato in aula un video di 40 minuti con la testimonianza del ragazzo e quella, durata 11 ore, con le dichiarazioni della madre. Venerdì dopo le arringhe di accusa e difesa ci sarà la pronuncia della sentenza.
Il difensore di Fritzl, Rudolf Mayer, ha già annunciato che tutta la sua strategia punterà smontare la tesi dell’accusa del “mostro sessuale”, sostenendo che “a suo modo, Fritzl ha amato sua figlia”. L’avvocato ha anche dichiarato che il suo assistito confesserà la sua colpevolezza, ma solo riguardo alle accuse di sequestro. stupro, incesto e violenza privata. “Il mio assistito compirà tra poco 74 anni – haaggiunto Mayer – ed è consapevole di dover terminare la sua vita in prigione”. Secondo il parere di molti giuristi austriaci, invece, il padre-mostro potrebbe tornare in libertà già tra 6 anni e mezzo. L’accusa di omicidio preterintenzionale nei riguardi del figlio incestuoso morto nel 1996 è infatti difficile da provare, in quanto il bambino aveva presentato subito dopo la nascita gravi problemi respiratori ed era deceduto 70 ore dopo la nascita.
Per gli altri reati dei quali deve rispondere, Fritzl potrebbe subire al massimo una condanna a 15 anni, che con i benefici di legge generalmente concessi ad ogni persona condannata potrebbe ridursi in pratica alla metà. Tenendo conto del periodo di carcerazione preventiva già scontato, il padre-mostro potrebbe dunque uscire dal carcere tra sei anni e mezzo.