Condanna dall’unione africana: «È un colpo di stato». Blitz dei militari nella capitale, esplosioni e spari. Ravalomanana si rifugia alla periferia della città
Soldati in azione (Reuters) |
ANTANANARIVO – È iniziato il golpe militare in Madagascar. Le forze armate hanno preso posizione e due carri armati hanno fatto irruzione negli uffici della presidenza che si trovano al centro della capitale malgascia, Antananarivo. Alcuni testimoni hanno riferito di aver udito una forte esplosione e frequenti raffiche di arma. All’inizio della giornata il leader dell’opposizione, Andry Rajoelina, ha lanciato un appello affinché venisse eseguito il mandato di arresto del presidente in carica, Marc Ravalomanana. Quest’ultimo è asserragliato da alcuni giorni nel palazzo presidenziale a Iavoloha, a una dozzina di chilometri dalla capitale. Poco prima dello schieramento dei militari attorno agli uffici di presidenza, il capo delle forze armate Andre Ndriarijaona (che la scorsa settimana ha preso il posto del precedente capo di Stato maggiore) ha affermato: «Il 99% delle forze sono con Rajoelina».
INTERESSE SUPERIORE – «Abbiamo preso il palazzo per affrettare la partenza di Ravalomanana» ha aggiunto il capo di Stato maggiore, che afferma di auspicare le dimissioni del capo dello stato per «l’interesse superiore della nazione». Interpellato per sapere se l’esercito avesse inoltre l’intenzione di prendere il palazzo dove il presidente è barricato, a una decina di chilometri dal centro città, l’ufficiale ha risposto: «Siamo contro lo spargimento di sangue, dunque fin quando non otteniamo garanzie sulla posizione delle guardie (presidenziali) laggiù, non andremo».
IL MONITO – Poche ore prima l’Unione africana aveva ammonito l’opposizione e l’esercito del Madagascar contro una loro eventuale presa del potere, al termine di un vertice di emergenza tenuto ad Addis Abeba. «Se l’opposizione vuole prendere il potere senza rispettare gli obblighi giuridici e costituzionali, sarà un colpo di Stato e noi lo condanneremo – ha detto alla stampa il presidente del Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Ua, Edouard Aho-Glélé – condanniamo tutte le azioni che possono condurre a una crisi sociale, o a un colpo di Stato o a un tentato golpe».
L’UE – Anche l’Unione europea ha messo in guardia contro una conquista del potere con la forza in Madagascar, sottolineando che un capo di Stato scaturito dalla violenza non sarebbe «riconosciuto» come legittimo. «L’Unione europea respinge certamente ogni atto di violenza e, se fosse imposto con la forza militare un nuovo capo dello Stato, contro la costituzione, allora non lo riconosceremmo», ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri ceco, Karel Schwarzenberg, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue. «E faremo la stessa cosa ad esempio per la Mauritania”, dove un golpe ha rovesciato lo scorso agosto il presidente eletto Sidi Ould Cheikh Abdallahi, ha proseguito.