Don Silvano Caccia, parroco di Giussano, era stato collaboratore della diocesi di milano. Stava tornando dal Trentino: forse un guasto al motore. Al momento gli investigatori non escludono alcuna pista
L’auto carbonizzata di don Silvano Caccia (Fabrizio Radaelli/Ansa)
L’incidente è avvenuto nell’area di servizio Brianza Nord sull’autostrada A4 Venezia-Milano (Fabrizio Radaelli/Ansa)
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Don Silvano Caccia |
MILANO – Don Silvano Caccia, 54 anni, parroco di Giussano (Milano), è stato trovato morto carbonizzato nella sua auto, poco prima delle 22 di giovedì sera, nell’area di servizio Brianza Nord dell’autostrada A4 Milano-Venezia, in direzione del capoluogo lombardo. L’incendio dell’auto era stato segnalato da alcuni clienti di un autogrill. Il sacerdote, che stava rientrando dal Trentino, potrebbe essersi fermato per riposare dal viaggio (il sedile era reclinato) e aver accidentalmente lasciato cadere una sigaretta accesa. Oppure, l’incendio potrebbe essere stato causato da un malfunzionamento del vecchio motore a gas della Punto. Al momento, comunque, gli inquirenti non escludono alcuna pista investigativa. Don Silvano Caccia aveva lavorato per anni nella Diocesi di Milano: fino all’ottobre del 2008 era stato il responsabile del Servizio per la Pastorale della famiglia.
INCARICO IN DIOCESI – Don Silvano Caccia era nato a Trezzo sull’Adda (Milano) e in ottobre avrebbe compiuto 55 anni. Era stato ordinato sacerdote nel 1982. Laureato in pedagogia, aveva insegnato al seminario arcivescovile di Venegono e nel 2001 il cardinale Carlo Maria Martini l’aveva chiamato come responsabile del Servizio per la Pastorale della famiglia della diocesi di Milano. Nell’ottobre scorso don Caccia aveva assunto la responsabilità della comunità pastorale di Giussano, che comprende cinque parrocchie. Don Caccia era andato in Trentino mercoledì per gli esercizi spirituali, ma la sera dopo aveva deciso di fare rientro in anticipo a Giussano a bordo della sua Punto alimentata a gas. Nella notte, alla camera mortuaria dell’ospedale di Gorgonzola (Milano), è accorso a pregare l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, di cui don Caccia è stato per anni stretto collaboratore. Tettamanzi lo scorso gennaio l’aveva inviato a Città del Messico per l’incontro mondiale delle famiglie in vista del prossimo appuntamento che si terrà a Milano nel 2012.