A Edimburgo assaltata la casa del presidente di Royal Bank of Scotland. Prigioniero nella sua stanza il direttore di un’azienda farmaceutica di Loiret, nel centro della Francia
Luc Rousselet mangia dentro il suo ufficio (Afp) |
MILANO – Ancora un manager sequestrato dai dipendenti dell’azienda per cui lavora. Ancora una volta succede in Francia. Protagonista (suo malgrado) della vicenda è Luc Rousselet, direttore dell’azienda farmaceutica 3M Santé, che ha la propria sede a Pithiviers (Loiret), nel centro del Paese. Il manager ha dovuto trascorrere la notte nel suo ufficio, dopo essere stato trattenuto dagli operai che gli hanno concesso di allontanarsi dalla sua stanza solo per andare in bagno. L’uomo si trova tuttora «prigioniero» nell’azienda.
LA PROTESTA – I dipendenti contestano un piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 110 posti di lavoro su un totale di 235. «Questa azione – ha detto un sindacalista – è l’unica nostra possibilità, ma non c’ è alcuna aggressività». Rousselet non si è mostrato troppo sorpreso di quanto è accaduto: «Queste persone sono da compiatire più di me e sapevo che venendo qui avrei corso questo rischio» ha dichiarato il manager, secondo quanto riporta l’edizione online di Le Figaro. Del resto, sempre in Francia, c’era già stato un precedente: il 12 marzo scorso anche il presidente e direttore generale di Sony France era stato sequestrato dagli operai e aveva passato la notte in fabbrica. L’ azienda – che impiega 311 dipendenti – sarà chiusa il 17 aprile prossimo.
LE RAGIONI DEI LAVORATORI – I lavoratori, con il loro gesto, vorrebbero imporre all’azienda una rinegoziazione del piano di ristrutturazione, che considerano troppo oneroso. «Siamo tutti molto motivati – ha spiegato sempre al Figaro un delegato sindacale, Jean-François Caparros -. Questa azione è la sola nostra moneta. Ma non c’è traccia di aggressività». Ora le rappresentanze sindacali vorrebbero trattare direttamente con i responsabili francesi della multinazionale americana perché Rousselet «non si considera più nella condizione di negoziare». In ogni caso, hanno fatto sapere i lavoratori, «il direttore non uscirà dall’azienda fino a quando non avremo ottenuto qualcosa. E se non ci sarà dialogo, minacciano, «ci saranno tensioni».
ASSALTO ALLA CASA DEL BANCHIERE – A Edimburgo, invece, un gruppo di attivisti anti-capitalismo ha attaccato nella notte la casa di Fred Goodwin, il banchiere che ha messo in ginocchio la Royal Bank of Scotland: infrante almeno quattro finestre a piano terra, seriamente danneggiata una Mercedes nera che era parcheggiata all’entrata della proprietà.