Situazione caotica all’ospedale dell’Aquila, una sola sala operatoria agibile. Crollati molti edifici: 45-50 mila sfollati. Il sisma, di 5,8 gradi Richter, avvertito alle 3,32 in tutto il Centro Italia
Una via dell’Aquila sommersa dalle macerie (Ansa) |
L’AQUILA – Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall’Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia dalla Romagna a Napoli. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d’emergenza (mobilitando Esercito, Aeronautica e Carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha deciso di recarsi subito all’Aquila per accertarsi di persona della situazione. Arrivato aall’Aquila anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e quello delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione Civile, che è giunto all’Aquila, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio».
IL PAPA E IL PRESIDENTE – Sia Benedetto XVI che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto.
DATI SISMA – Il terremoto è avvenuto a una profondita di 8,8 km. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi Richter è considerato «moderato, con un’intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l’Irpinia». L’Abruzzo è interessato da uno sciame sismico iniziato lo scorso 16 gennaio con centinaia di scosse. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dichiarato che era impossibile prevedere il sisma, ma già infuriano le polemiche per l’avviso della scorsa settimana del ricercatore Giuliani, indagato per procurato allarme.
BILANCIO – Drammatico il bilancio, provvisorio e purtroppo destinato ad aumentare: oltre 50 morti accertati, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Tra le vittime ci sono almeno cinque bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici lesionati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono intensamente danneggiati. Il coordinamento dei soccorsi è stato istituito alla scuola della Guardia di finanza.
PAESI VICINI – Anche dai paesi vicini all’Aquila, raggiunti solo nelle prime ore della mattina, arrivano notizie di danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica dove è deceduta la badessa delle Clarisse del convento di Santa Chiara. Il presidente della provincia dell’Aquila ha dichiarato che a Onna ci sono otto morti accertati e trenta dispersi. Una situazione «bruttissima» la definiscono i soccorritori giunti sul posto. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona e a Castel di Sangro, dove però non risultano feriti. Inagibile il tribunale di Avezzano. Sono almeno 26 i Comuni interessati in modo «serio» dal terremoto, tra questi S.Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, S.Pio, Villa Sant’Angelo, Fossa, Ocre, S.Demetrio Vestini e i centri dell’altopiano delle Rocche.
SOCCORSI – Già alle prime luci dell’alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c’erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagavano centinaia di persone in stato di choc, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. Sono state date indicazioni agli sfollati di raggiungere la zona dello stadio dove è in fase di allestimento un campo di accoglienza e alle 14 saranno distribuite 6 mila pasti caldi. Ma le persone uscite in strada in quanto temevano crolli per le scosse di assestamento se fossero restate nei loro edifici lesionati, hanno nelle prime ore ostacolato la gestione organizzata dei soccorsi. La Protezione civile ha quindi invitato la popolazione a lasciare libere le strade per consentire ai soccorsi di operare al meglio. All’ospedale (rimasto senza acqua potabile e dichiarato inagibile al 90%) si sono effettuati i primi interventi in piena emergenza. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri ospedali abruzzesi, a Rieti e a Roma.
SFOLLATI – Per gli sfollati sono in corso di allestimento almeno sette campi nel capoluogo e nelle frazioni vicine per un totale di circa 7 mila posti. Altri saranno realizzati non appena arriveranno all’Aquila le colonne mobili partite da varie regioni, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dell’Esercito. Si stanno contattando anche gli alberghi per cercare di reperire almeno altri 4 mila posti. Inoltre saranno attrezzati come ricoveri gli impianti sportivi al coperto.
EDIFICI CROLLATI E INAGIBILI – Secondo una prima stima della Protezione civile, gli edifici inagibili potrebbero essere 10-15 mila. Molti i palazzi interamente crollati: tra questi la Casa dello studente, uno in via Sant’Andrea, due in via XX Settembre, l’hotel Duca degli Abruzzi. Una donna di circa 50 anni è stata estratta viva dalle macerie di un edificio di tre piani presso piazza della Repubblica. Un ragazzo è stato estratto vivo dalla Casa dello studente, ma un’altra decina è ancora sotto. I soccorritori stanno scavando con le mani perché l’area è inaccessibile ai mezzi meccanici. Mancano all’appello uno studente greco (sua sorella è rimasta ferita) e una decina di israeliani, comunicano i rispettivi ministeri degli Esteri. In piazza Duomo sono crollate parti della facciata e dell’abside della chiesa di Santa Maria del Suffragio. A S. Gregorio una bimba di 2 anni è stata estratta viva, mentre la madre è morta facendole da scudo con il suo corpo.
DANNI IN ALTRE ZONE – Crolli di cornicioni e lesioni vengono segnalati anche in provincia di Pescara, ma non si evidenziano feriti. Una palazzina con gravi lesioni è stata evacuata a Sora, in provincia di Frosinone. Danni anche in alcuni centri della provincia di Rieti. Un ferito a Palena, in provincia di Chieti, dove un uomo si è lanciato per la paura dal terzo piano.
COLLEGAMENTI – La rete della telefonia mobile e fissa nelle zone colpite dal terremoto è stata rimessa in funzione. L’80% delle 15 mila utenze di energia elettrica saltate è stata ripristinata già entro le 9. Le linee ferroviarie principali sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. In corso verifiche sui tratti autostradali, alcuni dei quali sono stati chiusi. In corso lavori di riparazione sugli acquedotti nel Teramano e a Pescara.
AIUTI – Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto stanno arrivando da molti Paesi e dalla Commissione europea. «In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze», ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. «Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire».
APPELLI – Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha lanciato un appello urgente a tutti i cittadini per donare sangue. Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha chiesto di «non intasare le strade che saranno da questo momento sede di carovane di soccorsi».