Informati Subito

Previsione Giuliani accende accuse e polemiche

 

GIULIANI DIFENDE SUO METODO, E’ SPERIMENTALE. Una previsione ”impossibile” secondo la sismologia ufficiale.

 

Si accende la polemica di quanti ora si domandano se, con il senno di poi, un allarme di terremoto e’ stato, colpevolmente o dolosamente, inascoltato in Abruzzo. Solo a poche ore dalla terribile scosse delle 3,32 di questa notte e mentre la macchina dei soccorsi spinge fino in fondo il piede sull’acceleratore per salvare il maggior numero di persone, un tecnico di ricerca e’ diventato protagonista di una serie di accuse e critiche con al centro un solo interrogativo: era possibile salvare alcune delle persone che oggi sono morte sotto le macerie? Una polemica che risuona nel sottofondo dell’intera giornata e che costringe il capo della protezione civile Guido Bertolaso, accanto al presidente del consiglio Silvio Berlusconi a L’Aquila, a confermare che ”tutte le informazioni e i dati in mano ai massimi esperti hanno stabilito che non era prevedibile una situazione di terremoto piu’ grave di quella che si era verificata nei giorni scorsi”.

E c’e’ anche tra gli esperti chi ricorda che, sulla base delle previsioni di Giuliani, bisognava evacuare Sulmona otto giorni fa. Se lo si fosse fatto, quindi, molto probabilmente gli sfollati sarebbero stati portati a L’Aquila e oggi sarebbero sotto le macerie. Ma Giuliani conferma le sue tesi. ”Si’, le rispondo si”’, e’ possibile prevedere un terremoto, dice nonostante lo scetticismo della comunita’ scientifica, difendendo a spada tratta il suo metodo di rilevazione.

Uno sciame sismico gia’ 16 gennaio scorso aveva interessato l’area dell’Aquilano. Ma un mese fa alcuni ”banditori” sono andati in giro per la citta’ con il megafono, invitando la popolazione a uscire di casa, in vista di un imminente terremoto distruttivo. Si indago’ per procurato allarme. L’episodio, si ipotizzo’, poteva essere legato proprio all’ interpretazione di una ricerca scientifica condotta dal tecnico di ricerca aquilano Gioacchino Giuliani : la possibilita’ di prevedere, dalle 6 alle 24 ore prima, un evento sismico calcolandone epicentro, intensita’ e ipocentro, grazie a una rete di rivelatori di concentrazione di gas radon.

Lo scorso giugno era stata annunciata anche la nascita, nel tunnel sotterraneo di una scuola dell’Aquila, della prima sala sismica al mondo per la previsione di terremoti in un’area grande quanto l’Abruzzo, sulla base, proprio, del sistema brevettato da Giuliani : in tutto cinque stazioni sismiche attrezzate, una presso una scuola dell’Aquila, le altre nelle frazioni di Coppito, a Sergi, nel Comune di Fagnano e a Pineto (Teramo). L’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica), dove lavora, si e’ affrettato a spiegare che le ricerche svolte da Giampaolo Giuliani sono state condotte soltanto ”a scopo personale”. Sulla vicenda c’e’ anche una interrogazione parlamentare della senatrice radicale del Pd, Donatella Poretti, ricolta ai ministri dell’Interno e dell’Universita’.

Prevedere i terremoti basandosi sull’analisi del radon sarebbe pero’ una possibilita’ allo studio dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ”ma questo strumento di previsione non e’ ancora pronto”, ha spiegato Federica Quattrocchi, responsabile dell’Unita’ funzionale di geochimica dei fluidi stoccaggio geologico e geotermia dell’Ingv, che lavora da quasi vent’anni sui segnali che annunciano i terremoti.

ROMA – ”Si’, le rispondo si”’. Gioacchino Giuliani, il tecnico dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, si dice sicuro di aver previsto l’evento sismico che ha scosso l’Abruzzo. Nonostante lo scetticismo della comunita’ scientifica, al telefono con l’ANSA difende a spada tratta il suo metodo di rilevazione dei terremoti. ”Noi utilizziamo un metodo sperimentale che fino ad oggi ha dato degli ottimi risultati – sostiene

Giuliani – In dieci anni abbiamo raccolto dati statistici tali da permetterci di prevedere un evento sismico nel raggio di azione degli strumenti. Questo ci da’ la sicurezza che domani nel mondo si potranno prevedere i terremoti. Noi oggi gia’ lo facciamo”.
Giuliani e’ d’accordo con la comunita’ scientifica sull’impossibilita’ di prevedere con esattezza un terremoto solo attraverso l’analisi di uno sciame sismico. ”Non bisogna essere scienziati per capire che gli sciami sismici possono non aver nulla a che fare con un forte evento sismico – afferma Giuliani -. Nello stesso tempo, pero’, gli sciami possono essere collegati ad un terremoto soprattutto se avvengono in prossimita’ di una faglia. Solo con questo sistema non e’ comunque possibile prevedere luogo e data di un sisma”.

Secondo Giuliani, invece, con i rivelatori di concentrazione di gas radon, e’ possibile prevedere con una buona precisione i terremoti. ”Noi abbiamo acquisito in dieci anni un’esperienza che ci permette di rilevare sia il precursore sismico, sia l’epicentro e il grado sismico – sostiene il ricercatore -. Si puo’ quindi sapere quando avviene un terremoto, perche’ il precursore sismico da’ la possibilita’ di prevedere, dalle 6 alle 24 ore prima, un evento sismico calcolandone epicentro, intensita’ e ipocentro”. ”Noi abbiamo una rete di stazioni che misurano la stessa cosa”, ha detto riferendosi ai rilevatori installati a Coppito (L’Aquila) e Avezzano (L’Aquila). Le stazioni, ha aggiunto, ”sono interconnesse tra di loro e ci permettono di ottenere i dati necessari alla previsione”.

”Tutto questo non e’ accettato dalla scienza perche’ nessuno ha mai creduto a quello che stavamo facendo, ma noi siamo andati avanti da soli – conclude Giuliani-. A chi non mi ha creduto dico solo che il dizionario di uno scienziato non dovrebbe contenere la parola impossibile. Questo la storia ce lo ha insegnato. Cio’ che in passato non era possibile, con l’evoluzione puo’ diventare possibile”.

Previsione Giuliani accende accuse e polemicheultima modifica: 2009-04-07T18:26:01+02:00da
Reposta per primo quest’articolo