Il nuovo bilancio fornito dalla Protezione Civile. Notte di freddo e di angoscia per gli sfollati
(Ap) |
L’AQUILA – La terra trema ancora in Abruzzo e si aggrava il bilancio del sisma che lunedì scorso ha colpito L’Aquila e i comuni limitrofi. I morti accertati sono 250, fa sapere la Protezione civile. Si tratta, viene sottolineato, di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati. Undici i dispersi e 1.179 feriti, secondo le cifre fornite dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Le salme Cui non è stato ancora dato un nome saranno a disposizione per l’identificazione nello stabilimento «ex Cristal Carni» nel capoluogo abruzzese. Sono stati fissati intanto per venerdì alle 11, presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza, i funerali di Stato delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata martedì dall’Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo. Nella Scuola Sottufficiali è stato allestito l’obitorio, dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell’inagibilità dell’obitorio dell’Aquila.
NUOVE SCOSSE – Come è accaduto per tutta la giornata di martedì (una violenta scossa di magnitudo 5.3 è stata registrata alle 19.42), nuove scosse si sono registrate nella notte. Una, di magnitudo 3.8 è stata avvertita intorno alle 23,30 e un’altra, di pari intensità, è stata registrata alle 6,27 nella zona dell’Aquilano. Il movimento tellurico, nel secondo caso, è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali – ha reso noto la Protezione civile – una alle 5 con magnitudo 3.5. Attimi di paura per i 25 mila sfollati del capoluogo abruzzese, costretti sotto le tende all’ennesima notte di angoscia. E di freddo: la temperatura è calata fino a 4-5 gradi.
SI SCAVA ANCORA TRA LE MACERIE – Intanto si scava ancora tra le macerie: nella notte sono stati estratti i corpi di due donne che abitavano in una palazzina crollata in via Sturzo. Tra le vittime del sisma si contano anche diversi sportivi. Oltre alla probabile morte del rugbista dell’Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, che risulta ancora tra i dispersi, non ce l’hanno fatta il giovane calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo) che era palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese.
EVACUATO CARCERE – Nella notte è stato evacuato il carcere dell’Aquila, con circa 140 detenuti di cui un’ottantina in 41 bis (il cosidetto carcere duro), è stato sfollato in nottata. Dopo l’ultima violenta scossa di terremoto di martedì sera, secondo quanto si è appreso, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra gli altri detenuti ci sono Salvatore Madonia, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Libero Grassi, e la brigatista Nadia Desdemona Lioce. I detenuti comuni saranno stati trasferiti in altre carceri della regione mentre quelli in 41 bis in strutture ad hoc.
BERLUSCONI E NAPOLITANO ALL’AQUILA – All’Aquila è atteso per il terzo giorno consecutivo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, si recherà in Abruzzo per effettuare una visita presso gli uffici giudiziari del capoluogo. Ed è già arrivato, a sorpresa, nelle zone colpite dal sisma il segretario del Pd Dario Franceschini. Giovedì farà visita alle popolazioni colpite dal sisma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il presidente del Senato, Renato Schifani, è intervenuto mercoledì in apertura di seduta per esprimere il cordoglio e la solidarietà di Palazzo Madama alla popolazione abruzzese. Schifani ha poi sospeso la seduta per 10 minuti in segno di lutto.
RICOSTRUZIONE – Nel frattempo, parlando a Rainews24, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha inquadrato la situazione in Abruzzo, dopo il devastante sisma di lunedì notte. «Prima bisogna terminare gli scavi tra le macerie, completare l’opera di soccorso, subito dopo si ragionerà sugli interventi per la ricostruzione e sugli aiuti, anche quelli che tutti i paesi amici hanno già dimostrato di voler dare all’Italia» ha detto Bonaiuti, sottolineando che «non è il momento delle polemiche», ma «dell’azione». «Ogni regione – ha spiegato poi – prenderà in affidamento un comune. Ad esempio, l’Umbria avrà in carico il comune di Paganica» ha aggiunto Bonaiuti, facendo riferimento all’esito della riunione di martedì tra governo e Regioni, a Palazzo Chigi. Da parte sua, il ministro La Russa ha fatto sapere che i militari impegnati in questo momento in Abruzzo sono 1500, ai quali si sono aggiunti 2000 carabinieri, quasi tutti impegnati nella zona del sisma. I soldati, ha sottolineato il ministro, saranno in campo nella regione anche nella fase della ricostruzione dopo-sisma.