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Berlusconi: «Le mie case per gli sfollati»

 

Il premier ai funerali delle vittime: «L’ho promesso sulle bare, non dimenticheremo questa regione». «Adesso è indispensabile costruire un clima di unità politica»

 

L’AQUILA – L’Abruzzo conta i suoi morti (290) e piange nel giorno dei funerali solenni per le vittime del sisma che ha devastato L’Aquila e i paesi circostanti. Una cerimonia dolorosa, cui hanno partecipato le massime cariche dello Stato, oltre a vari esponenti di tutti gli schieramenti politici. Intanto le macerie continuano a restituire cadaveri: in via Roma, nel centro del capoluogo, i vigili del fuoco hanno individuato i corpi di due donne, madre e figlia. La loro casa è crollata completamente con la violenta scossa di giovedì, ma le due donne sono morte quando è avvenuta la prima scossa, la notte tra domenica e lunedì. La loro scomparsa è stata segnalata giovedì da un parente: il drammatico computo è così salito a 289. Poi nel pomeriggio la notizia del recupero di un altro corpo in via XX settembre, nel capoluogo, che ha portato il conteggio a 290. E la somma potrebbe ancora salire, dato che risultano un decina di dispersi. La terra non dà tregua, continua a tremare: alle 21.38 di giovedì c’è stata una scossa di 4,9 gradi Richter, cui sono seguite altre scosse venerdì poco prima delle 5.30 (magnitudo 3,7), alle 8.41 (3) e alle 13.53 (3,1). Dal governo arriva anche un bilancio aggiornato sul numero degli sfollati: sono quasi 39.500: 24.138 sono nelle tende; 15.350 sulla costa in 139 hotel e in 1.680 abitazioni private.

BERLUSCONI COMMOSSO – «È il giorno della commozione» ha detto Silvio Berlusconi, tornando a parlare, come aveva fatto giovedì, di un «dolore lancinante». Il premier ha partecipato ai funerali di Stato, nel cortile della scuola della Guardia di finanza a Coppito, subito fuori L’Aquila. Si è commosso più volte, abbracciando i familiari delle vittime. «È stato un dolore, una cosa lancinante e lacerante – ha detto -. Tutte le storie che mi sono venute addosso sono state drammatiche e la sfilata di bare uno spettacolo terribile. Lo dico anche da padre che capisce che dolore può essere la perdita di un figlio. È una cosa che non dimenticherò mai». Non solo: «L’ho promesso sulle bare – ha aggiunto -, non lasceremo sola questa regione».


«LE MIE CASE AGLI SFOLLATI» – Concretamente, ha promesso che gli sfollati avranno al più presto sistemazioni più confortevoli, mettendo a disposizione anche le sue proprietà: «Già molte persone hanno offerto le proprie case per aiutare gli sfollati del terremoto, e anche io farò quello che potrò offrendo delle mie case. Il governo farà di tutto per allocare in situazioni degne le persone senza tenerle in tende o costruendo baraccopoli o roulotte che sono cose precarie e drammatiche per i cittadini, i giovani e gli anziani. Le sistemazioni in albergo che stiamo organizzando sono una sistemazione degna, niente a che vedere con le tende». Alle esequie era presente il segretario del Pd Dario Franceschini (oltre al presidente Napolitano e tutte le massime cariche dello Stato) e Berlusconi ha sottolineato, al termine della cerimonia, la necessità di un clima di unità politica: «Di fronte a un accadimento come questo, non solo è necessario ma indispensabile un clima di unità». I leader dei due schieramenti si sono stretti la mano. Terminati i funerali Berlusconi ha salutato Napolitano e il segretario di Stato vaticano Bertone, poi ha visitato la sala operativa della Protezione civile allestita alle spalle del palco dove si è tenuta la cerimonia. In mattinata il presidente del Consiglio aveva detto che il governo «si impegna davanti agli italiani per far rinascere il territorio e garantisco che troveremo tutti i fondi indispensabili».

«COME MILANO 2 E MILANO 3» – «Tutte le case distrutte saranno ricostruite» ha poi ribadito il premier. Rispondendo alle domande di un ingegnere a L’Aquila, Berlusconi ha assicurato che la «new town» da costruire a fianco della vecchia città («richiesta dal vostro sindaco») non sarà un ghetto, ma anzi sarà costruita, «con il linguaggio architettonico locale», sul modello di Milano2 e Milano3. Un gruppo di esperti russi sarà in Italia domenica 12 aprile per valutare la stabilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto: sarà il primo aiuto dall’estero accettato dal nostro Paese dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo.

«CROLLATE CASE NON ANTISISMICHE» – Il premier ha poi fatto notare che «tutte le case che sono venute giù, anche quelle non antiche, erano costruite senza criteri antisismici». «Anche le case costruite negli anni ’70 e ’80 sono venute giù – ha aggiunto -: erano fatte con cementi che non si usano più, con ferri che non si usano più, senza meccanismi di aderenza e legate alle tecnologie di allora».

Berlusconi: «Le mie case per gli sfollati»ultima modifica: 2009-04-10T21:42:55+02:00da
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