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La Bonino dalla parte di Santoro: «Non capisco le contestazioni»

 

Dopo Di Pietro anche la Radicale difende il conduttore di AnnoZero. «E’ una questione di tono? Se sono state delle cose non vere si può chiedere l’intervento della magistratura»

 

Emma Bonino (Ansa)

ROMA – Dalla parte di Santoro, dopo gli attacchi di Fini e Berlusconi sulla puntata di AnnoZero dedicata al terremoto, si schiera Emma Bonino: «Io non sono una grande estimatrice di quel modo di fare informazione, ma non ho capito cosa si contesta: è questione di tono?» ha detto la Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale, rispondendo a una domanda sulle polemiche sulla puntata di AnnoZero di giovedì scorso.

«SI SONO DETTE FALSITA’? C’E’ LA MAGISTRTURA»- «La libertà di espressione – ha aggiunto – ha un limite solo, quella della menzogna. Se si contesta che siano state dette falsità, c’è la magistratura; se si contesta lo sciacallaggio sulle emozioni, mi sembra un tema decisamente vago. E poi il punto è un altro: i partiti, gli stessi autori che non hanno consentito il funzionamento della Commissione di vigilanza, che l’hanno bloccato per mesi nonostante impegni inderogabili, che ancora non hanno predisposto le regole sulla par condicio, niente tribune, niente accessi, niente controllo, e poi alla fine scoppia un caso Santoro». «Lo ripeto: o in quella trasmissione sono state dette falsità o calunnie, oppure chiedo da che pulpito viene la predica. La Vigilanza ha degli obblighi che ha disatteso per interventi partitocratici, partitici, chiamateli come volete. Oggi la stessa Vigilanza – ha concluso – trova come caso espiatorio Santoro, che magari, non lo so, se lo merita pure, ma non mi sembra questo il tema».

CICCHITTO: «ANNOZERO VUOLE DESTABILIZZARE IL QUADRO POLITICO» – Ad attaccare invece AnnoZero è stato invece Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: «’Annozero” è una trasmissione che ha obiettivi politici chiarissimi. Essa è collegata a un gruppo politico-giudiziario che ha come terminale giornalistico Travaglio e come punto di riferimento politico Di Pietro; in mezzo c’è una operosa componente giudiziaria che ha punti di riferimento in alcune procure, da quella di Palermo a quella di Potenza. L’obiettivo di questo network è quello di destabilizzare il quadro politico. Certamente di questo nucleo il dottor Santoro è la punta di diamante mediatica». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.

LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: «TRASMISSIONE CORRETTA» – «I servizi di AnnoZero hanno evidenziato alcune falle che ci sono state ma in più occasioni sono emersi complimenti sia da parte di Santoro che da Ruotolo che era in collegamento, nei confronti di questa massa enorme di volontari che è venuta qui ad aiutarci». E’ questa l’opionione della presidente della provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, che è stata ospite della trasmissione, espressa in un’intervista pubblicata sul quotidiano on line di Articolo 21. «Penso che bisogna aprire indagini su ben altre questioni. Le nostre richieste sono state disattese e vorrei capire perchè. Non capisco perché l’informazione non possa evidenziare problemi che stiamo vivendo, ci sono ed è giusto che una trasmissione ne parli. Al contrario ho notato uno scaricamento di responsabilitá sul comune dell’Aquila sia da parte del sottosegretario sia da parte del membro della Commissione grandi rischi, presenti in studio. Questa lettura unilaterale non ci serve, ribadisco che lo sforzo è enorme, ma abbiamo bisogno di solidarietà e non di usare il terremoto per un regolamento di conti con il giornalismo».

PARISI: «TONO GRIDATO, MA DOMANDE PERTINENTI» – Più equidistante il parere espresso da Arturo Parisi: «Diciamo pure che il tono di AnnoZero è stato, come spesso, inutilmente gridato, e nell’occasione talvolta sgradevole. Ripetiamo pure il nostro sincero apprezzamento per la generosità e la efficienza dell’azione nell’emergenza dei Volontari, della Protezione Civile, e dello stesso Presidente del Consiglio. Resta tuttavia la pertinenza e il rilievo delle domande poste nel corso programma, domande che, attendono risposta nell’interesse di tutti. Non confondiamo il tono delle risposte con la pertinenza delle domande, e, comunque il diritto e il dovere della libertà di informazione».

GASPARRI: «TV DELL’ODIO» «È la tv dell’odio. È la tv del veleno. È uno scempio continuo della verità, che tocca punte tali di aberrazione da essere notoriamente dannosa per la parte politica a cui questa tv è asservita» ha detto invece il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri

La Bonino dalla parte di Santoro: «Non capisco le contestazioni»ultima modifica: 2009-04-13T16:39:37+02:00da
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