VESPA ATTACCA IL CONDUTTORE: «È un privilegiato». replica: «deve rifare l’esame». La decisione del direttore generale che contesta i servizi dall’Abruzzo. Franceschini: «La censura è inaccettabile»
Michele Santoro (Lapresse) |
ROMA – Il direttore generale della Rai Mauro Masi ha chiesto a Michele Santoro che «sin dalla prossima puntata di Annozero siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall’Abruzzo» ma non al dibattito in studio di giovedì scorso. Il dg lo ha chiesto in una lettera inviata allo stesso Santoro e ai direttori del Tg3 Antonio Di Bella e di Raidue Antonio Marano. Nella lettera è stata anche valutata «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”». Il direttore generale ha quindi comunicato a Di Bella e Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni del vignettista. Il quale ha replicato senza perdere la consueta ironia: «Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola». La vicenda sarà discussa dal Cda della Rai, previsto il 22 aprile.
AVVIATA ISTRUTTORIA – Dopo le critiche del presidente della Camera Fini e del premier Berlusconi, il direttore generale di Viale Mazzini e il presidente Paolo Garimberti avevano espresso solidarietà alla Protezione civile e attivato un’istruttoria per valutare le eventuali violazioni delle normative e dei regolamenti aziendali. Martedì pomeriggio c’era stato un primo incontro, aggiornato a mercoledì, dove, oltre a Masi e Garimberti, erano presenti il vice dg Giancarlo Leone, il responsabile Risorse artistiche Lorenza Lei e i rappresentanti dell’ufficio legale.
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Vauro Senesi (Eidon) |
FRANCESCHINI: NO A CENSURA – Secondo il segretario del Pd Dario Franceschini, che chiarisce di non apprezzare il giornalismo proposto da Annozero, sarebbe inaccettabile qualsiasi provvedimento di censura nei confronti della trasmissione di Santoro. «A me quella trasmissione non piace molto – ha detto Franceschini poco prima della decisione dei vertici Rai -, mi sembra che lì ci siano troppe persone che pensano di avere la verità in tasca, comunque. Però non è che le cose che non piacciono debbano essere censurate. Va rispettata la libertà di informazione, il servizio pubblico è a disposizione di tutti. Legittime le critiche a Santoro, ma non possono essere presi provvedimenti sanzionatori».
BOTTA E RISPOSTA CON VESPA – Prima delle decisioni del vertice Rai, Bruno Vespa in una lettera inviata a Giorgio Dell’Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno «Ultime da Babele» aveva definito «le condizioni di Santoro in Rai di assoluto privilegio». «Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai – scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete». Pronta la replica di Santoro: «Comprendiamo le ragioni per le quali al conduttore di Porta a Porta converrebbe che Annozero non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l’esame». Controreplica di Vespa: «Mi spiace che Santoro abbia preso per un attacco quella che era la semplice precisazione a una inesattezza emersa in una trasmissione radiofonica della Rai. Santoro ricorderà che io sono stato sempre contrario al suo allontanamento dalla Rai e lo sono tuttora».
Vauro, le vignette “incriminate”