Una scossa di magnitudo 3.9 registrata domenica pomeriggio. L’epicentro a Bra, tra Asti e il capoluogo, al momento non sono stati segnalati danni
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La mappa della scossa nelle Langhe (da haisentitoilterremoto.it) |
TORINO – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9, «nettamente» avvertita dalla popolazione nel Torinese, è stata registrata alle 14,39 di domenica pomeriggio. I comuni coinvolti sono Bra, Sanfrè e Pocapaglia, tutti in provincia di Cuneo. Secondo le rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa in Piemonte ha avuto il suo epicentro a tre chilometri da Bra, in provincia di Cuneo, e si è verificata ad una profondità di 40,2 chilometri. Numerose, comunque, sono le telefonate giunte ai centralini dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati dall’accaduto. Solo due richieste di verifica statica di edificio sono giunte al comando dei Vigili del Fuoco di Torino: una proveniente da Carmagnola, cittadina a pochi chilometri dal punto in cui è stato localizzato l’epicentro. Una seconda da Lanzo (Torino), un centro che però si trova nelle montagne verso la parte nord-occidentale della provincia.
PERSONE IN STRADA – La scossa di terremoto è stata avvertita in diversi punti di Torino. Verso la periferia meridionale della città alcune persone sono scese in strada. «Stavo seduta sulla sedia – racconta un’impiegata della centralissima stazione ferroviaria di Porta Nuova – quando, all’improvviso, mi sono sentita come scrollare». Una donna, nella zona del lungo Po, ha spiegato di aver sentito «vibrare violentemente le tapparelle» e di avere udito «un rumore, come se qualcuno stesse cercando di entrare in casa». La scossa è stata avvertita anche ad Asti e ad Alba (Cuneo), dove un residente racconta: «Stavo lavorando al computer seduto a uno sgabello. All’improvviso mi sono sentito spingere in avanti, verso la scrivania. È durata un paio di secondi».
PAURA TRA I DETENUTI DI FOSSANO – Durante la scossa, momenti di paura sono stati vissuti tra i detenuti del carcere di Fossano: tutti i reclusi del terzo piano hanno abbandonato le celle, che erano aperte, e si sono precipitati nel corridoio.
BOSCHI – Il Piemonte è una zona a «bassa pericolosità sismica, ma è molto probabile che alla scossa avvertita nella zone di Bra alle 14.39 seguiranno nelle prossime ore altre scosse di intensità pari o minore» ha spiegato il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, il quale ha anche esortato ad «evitare la psicosi». Il Piemonte, ha spiegato Boschi, «è una delle zone a più bassa pericolosità sismica in Italia e la scossa di magnitudo 3.9 registrata oggi è mille volte più piccola rispetto a quella verificatasi in Abruzzo lo scorso 6 aprile».
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