Consultazione online. Il social network lancia un referendum sulla privacy. Ma per essere valido deve votare il 30% degli utenti
Facebook site governance |
MILANO – Utilizzare le attuali regole sulla privacy o decidere di optare per le novità che sono state decise attraverso la selezione dei commenti inviati dagli utenti? La decisione spetta agli utenti di Facebook, che entro il 23 aprile potranno esprimere il proprio voto in proposito. Il progetto si chiama Facebook Governance, un sistema che concede agli utenti di consigliare i gestori sulle innovazioni del sito attraverso una sorta di referendum.
LA POLEMICA – La decisione è stata presa tra Febbraio e Marzo, dopo le polemiche
per il restyling del sito che ha costretto i gestori a fare una parziale marcia indietro sulle decisioni prese: migliaia le e-mail di lamentela e impietose le percentuali dei sondaggi lanciati sullo stesso Facebook. In alcuni casi gli scontenti per le novità introdotte superavano addirittura il 90%.
IL QUORUM – I problemi emersi sino ad ora sulle novità del nuovo corso riguardano la validità dei “Voti”. Le consultazioni saranno vincolanti solo se parteciperà almeno il 30% degli utenti attivi al momento della divulgazione ufficiale di una votazione. Un utente è considerato attivo se ha effettuato l’accesso negli ultimi 30 giorni. L’idea di creare una soglia del 30% secondo molti scoraggerà la partecipazione, poiché difficilmente sarà raggiungibile.
CANCELLARE I DATI – D’altro canto, in attesa dei risultati di queste votazioni sulla privacy, è comunque possibile attivare la cancellazione completa di tutti i file legati ad un account che l’utente voglia eliminare dai server di Facebook. Secondo le nuove condizioni d’uso, per quanto transitorie, gli utilizzatori sono proprietari delle immagini e delle informazioni inserite su Facebook e quindi possono richiederne la rimozione.
PROTESTA IN PIAZZA – Ma con l’introduzione del nuovo metodo di consultazione il malcontento non si placa e si sposta anche nella vita reale. Così un gruppo di utenti francesi ha organizzato un presidio di protesta all’Arco della Defense di Parigi: «Contre la nouvelle version de Facebook” (contro la nuova versione di Facebook) recita lo striscione di dissenso. Ancora non si conosce l’identità del gruppo promotore della protesta, ma già molti blogger, pur condividendone i motivi, storcono il naso di fronte a uno sconfinamento che giudicano inopportuno.
Lavinia Hanay Raja
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