Hanno 8 mesi, 4 e 6 anni: la madre tedesca è scappata con il nuovo compagno. Rintracciata la nonna materna, nell’auto trovato un taccuino con propositi suicidi e disegni lugubri
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Sascha Schmidt e Ina Caterina Remhof (Ansa) |
AOSTA – Hanno lasciato i tre figli di 8 mesi, 4 e 6 anni in pizzeria e sono scappati. È successo domenica sera, in periferia di Aosta. La coppia è tedesca: Ina Caterina Remhof, 26 anni, madre dei bambini, era con l’attuale compagno Sascha Schmidt, di 24, che non è il padre. I due hanno ordinato le pizze, poi sono usciti dal locale dicendo che andavano a fumare una sigaretta. Nessuno li ha più visti e i bambini sono rimasti soli. I dipendenti della pizzeria li hanno cercati ovunque – nei bagni, nel parcheggio -, poi hanno chiamato la polizia che ha avviato le ricerche. Fuori dal locale è stata trovata l’auto dei due, che ora sono indagati dalla Procura di Aosta con l’accusa è abbandono di minori.
CONTROLLI A TAPPETO – Le generalità e le foto dei due giovani sono state diffuse martedì sera dalla polizia. Sono originari di Finnentrop, nella Renania settentrionale. L’uomo è alto circa un metro e ottanta, ha corporatura esile, capelli scuri e corti, barba incolta, indossa jeans e un maglione scuro con la scritta “London”. La donna è alta un metro e settanta, corporatura normale, capelli lisci di colore castano scuro, indossa jeans chiari e una felpa grigia con cappuccio. La Protezione civile sta effettuando controlli in tutta la regione per trovarli. Setacciati la Dora Baltea e il Buthier, principali corsi d’acqua valdostani, sorvolati con l’elicottero. Nell’operazione, oltre alla polizia che coordina le indagini, sono impegnati carabinieri, guardia di finanza, forestali, vigili del fuoco, soccorso alpino, che hanno formato squadre a piedi con unità cinofile.
UNA SEGNALAZIONE – In Questura è arrivata una prima segnalazione: il capotreno del convoglio delle 14.59 di martedì Verona-Monaco, in transito a Rovereto, ha detto di aver riconosciuto Sascha Schmidt. Aveva un biglietto per Innsbruck e ne ha chiesto un altro per la stessa destinazione per la giovane donna che lo accompagnava, che il ferroviere non ha riconosciuto in quella delle foto segnaletiche. La coppia inoltre indossava abiti diversi da quelli che avevano al momento della fuga. È stata invece rintracciata in Germania dall’Interpol la nonna materna dei tre bambini. La polizia aspetta la decisione della Procura del Tribunale dei minori di Torino per un eventuale affidamento alla donna dei nipoti, temporaneamente accuditi dai servizi sociali regionali. Martedì sera i piccoli sono stati visitati in ospedale: le loro condizioni fisiche sono buone.
PROPOSITI SUICIDI – È stato il bambino più grande, 6 anni, a raccontare qualche tassello che ha consentito agli investigatori di ricostruire quando accaduto prima dell’abbandono e a formulare ipotesi sul dopo. In un taccuino trovato nell’auto della coppia, dentro la borsa della ragazza, la polizia ha trovato lugubri disegni e appunti che fanno esplicito riferimento a propositi suicidi. La famiglia – un passato con problemi economici e di tossicodipendenza – era arrivata nel capoluogo valdostano sabato sera con una Ford Fiesta e si è fermata, senza benzina, nella periferia est della città. La donna e il compagno, con i tre bambini, hanno trascorso la notte in un albergo, dove si erano presentati senza bagagli e dicendo di voler fermarsi fino a lunedì. «Due giovani apparentemente normali – ha detto il titolare della struttura – che non hanno destato alcun sospetto, solo la domenica abbiamo incominciato a preoccuparci, ci siamo chiesti come potevano viaggiare senza valigie con tre bimbi piccoli». I sospetti dell’albergatore si sono rafforzati quando si è accorto che le carte di credito della coppia erano esaurite: «Alle 17 di domenica sono usciti e non li abbiamo più visti».