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Casalesi controllavano il gioco d’azzardo Operazione della Finanza: trenta arresti

 

Un’organizzazione gestiva business illecito di scommesse sportive e sale bingo. Perquisizione e arresti in 13 città italiane. Sequestrati beni per 150 milioni di euro. Impegnati 500 uomini

 

 

 

CASERTA – Sale bingo, video poker, gioco d’azzardo. La camorra dei casalesi ha esteso i suoi tentacoli in tredici città italiane trovando complicità in altre organizzazioni criminali e anche in imprenditori che di fronte a guadagni ingenti non hanno avuto esitazioni a stingere patti di alleanza con i pericolosi camorristi.

Sono stati 500 gli uomini delle Fiamme Gialle del Gico di Napoli e dello Scico che hanno eseguito una trentina di arresti sulla base di provvedimenti emessi dalla Dda di Napoli. Nelle 13 città italiane gli uomini della Guardia di Finanza hanno anche posto sotto sequestro beni per circa 150 milioni di euro. I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, truffa ai danni dello Stato, al riciclaggio di denaro sporco, alla corruzione di pubblici ufficiali. È stata dunque «disarticolata» un’organizzazione criminale che controllava imprese nel settore dei giochi pubblici, come il bingo e la raccolta di scommesse sportive ed ippiche, individuando in tre anni di indagini 87 responsabili.

Casalesi controllavano il gioco d’azzardo Operazione della Finanza: trenta arrestiultima modifica: 2009-04-27T13:25:49+02:00da
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