Frattini: Per l’Italia «i rischi sono davvero insignificanti». La Commissaria europea alla salute Vassiliou: «Serve un incontro il più presto possibile»
Androulla Vassiliou (Reuters) |
BRUXELLES (BELGIO) – La commissaria europea alla sanità Androulla Vassiliou chiederà «una riunione straordinaria dei ministri della sanità dell’Ue» in seguito all’allarme internazionale sull’influenza da suini. Allarme che ha portato gli Stati Uniti a proclamare lo stato di emergenza nazionale. Lo ha detto la portavoce di Vassiliou precisando che la commissaria auspica una riunione «il più presto possibile».
PRIMA RIUNIONE CON I MINISTRI DEGLI ESTERI – La commissaria Vassiliou dovrebbe recarsi in Lussemburgo in giornata per incontrare i ministri europei degli Affari esteri al fine di fare il punto della situazione.
BARROSO – «La situazione di emergenza per la sanità pubblica è attualmente limitata al continente americano» ha successivamente dichiarato il presidente della Commissione Ue Josè Barroso. La Commissione «sta seguendo la situazione sia con gli stati membri sia con l’organizzazione mondiale della sanità». Una riunione straordinaria del consiglio dei ministri della Sanità «sarà organizzata il più presto possibile». Nel frattempo la Commissione «continuerà a valutare l’informazione degli esperti e i potenziali danni e deciderà con gli stati quali misure dovranno essere prese».
FRATTINI – Per l’Italia «i rischi sono davvero insignificanti»: ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, al suo arrivo proprio al consiglio del ministro degli Esteri della Ue in Lussemburgo. «Confermo che per l’Italia i rischi sono davvero insignificanti anche se c’è un’unità di crisi del ministero della Salute», ha detto ancora Frattini.
Il ministro degli Esteri ritiene che «sia utile attivare tutti i coordinamenti europei» sui rischi di epidemia da influenza da suini così come l’Unione europea ha già fatto sull’influenza aviaria. «Tutto quello che serve a coordinarci a livello europeo è assolutamente ben accetto», ha detto Frattini.
FAZIO – Contro una possibile pandemia di febbre suina, «stiamo studiando una strategia vaccinale da mettere in atto in caso di necessità» ha invece annunciato da Milano il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio. «Ci dobbiamo infatti preparare da un punto di vista strategico a un’eventuale esplosione della pandemia», ha precisato. Il sottosegretario ha confermato che il nostro Paese ha già a disposizione «40 milioni di dosi di farmaci antivirali, di cui 30 milioni di oseltamivir e 10 milioni di zanamivir». Quanto invece a un futuro vaccino, per avere a disposizione un prodotto specifico in questi casi «normalmente servono circa 6 mesi», ha sottolineato. Per quanto riguarda i casi sospetti di infezione segnalati in Europa, «per ora restano soltanto sospetti – ha concluso Fazio – l’Oms non li ha confermati».
CASI SOSPETTI IN EUROPA – Intanto si allunga la lista dei casi sospetti di influenza suina in Europa. In Spagna al momento sono dieci, mentre in Francia sono quattro. Altri due possibili casi sono segnalati in Scozia.