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La febbre suina è in Europa L’Oms alza il livello di allerta

 

Obama: l’influenza è causa di preoccupazione. sei paesi mettono al bando la carne. In Messico 149 morti. Due casi in Scozia e uno in Spagna. Ginevra: «Nessun Paese può considerarsi immune»

 

(LaPresse)

MADRID (SPAGNA) – L’influenza suina può diffondersi ovunque. Non si tratta di un problema limitato al continente americano e nessun Paese al mondo può considerarsi immune. È quanto sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, come ampiamente annunciato, ha deciso di innalzare al quarto (su una scala fino a sei) il livello d’allerta per il rischio di pandemia, dopo avere verificato che il virus mutante della febbre suina A/H1N1 si trasmette direttamente fra esseri umani. L’Oms ha anche spiegato che saranno necessari dai quattro ai sei mesi per poter disporre di un vaccino efficace. L’influenza che si è diffusa in Messico, dove si contano 149 vittime, è arrivata intanto in Europa: un caso accertato è stato riscontrato in Spagna, due confermati in Scozia, mentre si contano diversi casi sospetti nel Vecchio Continente. Il governo messicano ha rafforzato le misure di prevenzione, imponendo lo stop alle scuole in tutto il paese da domani al 6 maggio. La notizia è stata data durante una conferenza stampa nella quale è stata avvertita una forte scossa di terremoto il cui epicentro è stato localizzato nel sud del paese.

UN CASO IN SPAGNA, DUE IN SCOZIA – La paura del contagio, dunque, si diffonde in tutta Europa. E se in Italia i controlli su una 31enne, in isolamento nel reparto di malattie infettive a Venezia, hanno scongiurato il pericolo che la paziente fosse affetta dall’influenza suina, in Spagna, il ministro della Sanità Trinidad Jimenez ha fatto sapere invece che sono risultati positivi i test effettuati su un 23enne di Almensa (sud-est della Spagna) rientrato dal Messico il 22 aprile. E due persone, ora tenute sotto osservazione e in isolamento nell’ospedale di Airdrie, nelle vicinanze di Glasgow, sono risultate positive ai test in Scozia, come ha reso noto il locale dipartimento per la Salute.

SI MUOVE L’UE – La preoccupazione per la diffusione del contagio in Europa ha spinto la commissaria europea alla Sanità Androulla Vassiliou a chiedere «una riunione straordinaria dei ministri della Sanità dell’Ue», che forse si terrà giovedì, per rispondere con misure concrete all’allarme internazionale sull’influenza da suini. Allarme che ha portato gli Stati Uniti a proclamare lo stato di emergenza nazionale. La Vassiliou successivamente ha anche raccomandato ai cittadini europei di evitare i viaggi in Messico e negli Stati Uniti se non è indispensabile. La commissaria Ue ha precisato che si tratta di consigli, non di disposizioni vincolanti che spettano solo a ciascun Stato membro.

Androulla Vassiliou (Reuters)

In un secondo momento però il ministro degli affari europei Alexander Vondra, al termine del consiglio esteri della Ue a Lussemburgo, ha precisato che l’Unione europea non ha preso disposizioni comuni che limitano i viaggi dei cittadini europei. Vondra ha anche precisato che la commissaria Ue alla salute Androulla Vassiliou «ha parlato a titolo personale».

40 CASI NEGLI STATES – Negli Stati Uniti sono 40 i casi accertati di febbre suina. Lo ha reso noto il consiglio sanitario nazionale, Cdc, mentre il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha annunciato che i casi accertati a New York sono 28, tutti concentrati alla St. Francis Prep, un liceo cattolico di Queens. I malati stanno tutti reagendo bene alle terapie e sono in miglioramento. L’età media delle persone colpite è di 16 anni. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che distribuiranno 11 milioni di trattamenti antivirali contro l’influenza suina, ma non consigliano alla popolazione l’uso di mascherine sui luoghi di lavoro.

OBAMA – L’influenza da suini è «causa di preoccupazione» per gli Stati Uniti, ha detto il presidente americano Barack Obama in un discorso all’Accademia Nazionale delle Scienze. L’amministrazione americana, ha aggiunto il presidente, «sta seguendo con attenzione» gli sviluppi dell’influenza da suini, ma «non c’è ragione di allarme». Il dipartimento di Stato Usa è pronto a lanciare un avvertimento consigliando ai cittadini americani di astenersi dal fare viaggi in Messico. È quanto riporta il canale televisivo Fox News.

BANDO DI SEI PAESI ALLA CARNE SUINA DALL’AMERICA – Cina, Ucraina, Kazhakstan, Filippine, Thailandia e gli Emirati Arabi Uniti hanno messo al bando carne di maiale proveniente da alcuni stati americani: lo ha confermato l’ufficio del Rappresentante Commerciale americano, l’equivalente del ministero del Commercio Estero. L’Ufficio del Trade Representative ha stigmatizzato il bando che a suo giudizio «non ha fondamenti scientifici e rischia di danneggiare gravemente i commerci».

LE MISURE DA PRENDERE – Tornando in Europa, sono almeno tre le misure di prevenzione per far fronte ai potenziali rischi di epidemia di influenza da suini di cui i ministri della Ue discuteranno. La prima misura possibile – riferiscono fonti europee – riguarda il rafforzamento delle azioni di prevenzione negli aeroporti, in particolare nei confronti dei passeggeri che provengono dalle aree considerate a rischio. La seconda misura, riguarda una campagna di informazione rivolta ai passeggeri europei. La terza prevede uno stretto coordinamento tra gli Stati membri per l’eventuale trasferimento di vaccini e medicinali ai partner che ne dovessero avere bisogno, secondo il principio della solidarietà normalmente seguito in caso di emergenza sanitaria. In vista della riunione straordinaria dell’Ue, la presidenza ha chiesto alla Commissione Ue di preparare proposte specifiche sulle azioni da prendere in modo coordinato tra i 27. Dal canto suo il ministro degli Esteri Frattini ha dichiarato che l’Italia «si attiverà come presidenza del G8» contro l’emergenza da febbre suina.

 

 

La febbre suina è in Europa L’Oms alza il livello di allertaultima modifica: 2009-04-27T23:36:01+02:00da
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