Migliaia di adesioni dei fan e apparecchi esauriti in un pomeriggio. Vodafone e «3» lanciano Internet sul cellulare partendo da Facebook: offerte mirate e device ad hoc
L’Inq1, il telefonino di «3» con Facebook integrato |
MILANO — Internet sempre in tasca, 24 ore su 24. E un solo click per entrare in Facebook, aggiornare il proprio status, inserire nuove foto sul profilo. Quella che è già una realtà per i possessori di smartphone o i titolari di contratti aziendali diventa ora alla portata di tutti, grazie a piani tariffari agevolati e a cellulari da meno di cento euro che riescono a garantire una parte significativa delle funzionalità degli apparecchi più sofisticati (e costosi). Insomma, il web mobile diventa sempre più low cost.
INTERNET IN TASCA – Vodafone e 3 hanno lanciato quasi in contemporanea due iniziative che puntano soprattutto su quella che negli anni scorsi era stata definita la «generazione del pollice», quella dei giovani più avvezzi all’utilizzo di sms, al punto che quella che inizialmente era considerata una funzione accessoria dei telefoni nel giro di pochi anni un business redditizio al pari del traffico voce. Ma i tempi sono cambiati e la nuova moda adesso è il social network, l’agorà virtuale. Le nuove generazioni vivono perennemente in community e non è un caso che la nuova carta che compagnie telefoniche hanno deciso di giocarsi sia proprio quella di Facebook, il «sesto continente», la più estesa tra le comunità telematiche. Partono da lì, dal desiderio – per alcuni una vera e propria esigenza – di stare sempre in contatto con il resto del (loro) mondo.
La pagina del Vodafone Social Network su Facebook |
OFFERTA SOCIAL NETWORK – Ed è proprio dall’interno delll’ambiente Facebook che è possibile attivare la nuova promozione Vodafone, la «Mobile internet Facebook Edition», una tariffa flat che a 2 euro alla settimana permette di navigare da cellulare senza limiti di tempo e di volume dati. Per usufruirne è necessario essere titolari, oltre che di un utenza Vodafone, anche di un proprio profilo Facebook. Niente negozio e niente call center: per fare partire la nuova opzione si parte direttamente dalla pagina fb del Vodafone Social Network, che da giovedì scorso — giorno del debutto —, ha raccolto l’adesione di oltre 22 mila fan. Questi ultimi non sono da considerare automaticamente dei nuovi utenti del servizio , ma Vittorio Veltroni, direttore Vodafone Internet Services di Vodafone Italia, parla di «un altissimo tasso di redemption», ovvero di un ritorno in termini di contratti sottoscritti «davvero molto soddisfacente», anche se ancora non vengono ancora diffusi numeri ufficiali.
Mark Zuckerman, fondatore di Facebook, con l’Inq1 |
COMMUNITY SUL MONITOR – Sono invece stati più di mille in un solo pomeriggio coloro che lunedì hanno acquistato un Inq1, quello che la «3 Italia» ha già ribattezzato il «social mobile», ovvero un telefonino progettato appositamente per l’accesso ai social network. Molti negozi hanno subito esaurito le loro forniture. La particolarità del nuovo device? Oltre al prezzo, il fatto che questo apparecchio nasce proprio come interfaccia tra l’utente e la sua community: un unico passaggio è sufficiente per accedere alla home del proprio profilo Facebook e anche al di fuori della navigazione il display riporta in tempo reale gli aggiornamenti che i propri amici hanno effettuato o le richieste e le notifiche ricevute. L’Inq1, prodotto dalla Inq Mobile del gruppo Hutchinson Whampoa, permette anche di effettuare chiamate via Skype e di chattare illimitatamente con Windows live messenger. Costa 99 euro oppure si può avere in comodato d’uso a 10 euro al mese. Fino alla fine dell’anno gli utenti potranno navigare fino a 3 gigabyte al mese gratuitamente; dal gennaio 2010 il servizio, che comprende anche la chat illimitata e 10 ore di chiamate Skype-to-Skype al giorno, costerà 5 euro al mese.
WEB MOBILE MA LOW COST – Di offerte flat per la navigazione via cellulare ne esistono diverse e sia Vodafone sia «3 Italia» le hanno da tempo messe in campo. La novità sta però proprio nel puntare su Facebook, nel rivolgersi ad un pubblico particolare, un target più che mirato. «Chiunque può navigare con un I-phone, un Blackberry o uno smartphone di ultima generazione – fa notare ancora Vittorio Veltroni -, ma l’obiettivo era estendere su vasta scala, anche e soprattutto tra coloro che dispondono di un telefono non particolarmente sofisticato perché non se lo possono permettere, la possiblità di accedere senza limiti ad alcuni servizi del web, tra cui appunto la gestione e la fruizione dei social network». La «3», che ai possessori di altri apparecchi offre opzioni come la «Naviga 3», ha pensato invece di integrare servizio, software e hardware in un unico apparecchio dedicato che tuttavia, a differenza dei telefoni naturalmente preposti alla navigazione – gli smartphone appunto – avrà un costo decisamente più accessibile. «Inq1 ha le stesse caratteristiche che hanno reso Facebook un fenomeno travolgente e costituisce un formidabile aggregatore di servizi di comunicazione, dall’email all’upload di foto all’instant managing – dice Vincenzo Novari, amministratore delegato di «3 Italia» -. E consente un’efficace organizzazione della propria vita di relazione, mettendo a frutto uno schermo, quello del cellulare, che è il più personale e privato».
LE ALTRE OFFERTE – Anche le altre compagnie telefoniche, pur non sfruttando direttamente l’onda lunga di Facebook (almeno per ora), hanno inserito tariffe ad hoc per la navigazione nei propri piani tariffari: le opzioni Mega 10 ore e Mega 1500 di Wind (la prima a due euro per dieci ore di navigazione al mese, la seconda per avere con 8 euro al mese l’equivalente di 1500 euro di traffico dati); Maxi Alice Week o Maxi Dream 10 di Tim (la prima per navigare fino a un massimo di 100 Mb al prezzo di due euro la settimana; la seconda, per i possessori dello smartphone Dream, per avere a 10 euro al mese 50 Bb al giorno di traffico dati). L’era dell’accesso teorizzata da Jeremy Rifkin negli anni Novanta, agli albori della new economy, diventa insomma sempre più a portata di mano. E questa volta nel senso letterale del termine.
Alessandro Sala