Francia chiederà a Ue stop voli da e per il Messico. Obama: «La situazione è grave». Un caso sospetto nel Salernitano. Undici casi in totale in Europa
Il virus H1N1 (Ap) |
MILANO – Primo decesso per febbre suina al di fuori dal Messico. Le autorità sanitarie americane hanno confermato la morte di un bambino di 23 mesi in Texas. Il bimbo però era messicano e si era ammalato nel suo Paese prima di essere trasportato in Texas per essere curato.
OBAMA – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato «che la situazione è grave». Obama ha spiegato che il governo americano farà qualsiasi cosa è necessario fare e ha dato l’ordine di chiudere tutte le scuole in cui si siano verificati casi di contagio.
FAZIO – Dopo le rassicurazioni dell’Oms che ha parlato di «pandemia evitabile» e di solo sette casi accertati di decessi in Messico, il sottosegretario alla Salute italiano Ferruccio Fazio ha invece gettato ulteriore acqua sul fuoco: « Ci attendiamo a breve i primi casi anche in Italia, ma siamo tranquilli perché abbiamo visto l’evoluzione clinica negli altri Paesi. Questo virus si sta dimostrando poco aggressivo, inferiore a una normale influenza».
CASI SOSPETTI IN ITALIA – Due casi sospetti sono comunque sotto la lente degli addetti ai lavori in queste ore in Italia. Una turista che si trovava in un albergo di Salerno ha accusato una sintomatologia tale da convincere i sanitari a predisporne un trasferimento a Napoli nel reparto specializzato in malattie infettive dell’ospedale Cotugno. Dopo la smentita della autorità sanitarie sugli undici casi sospetti in Italia fino a martedì, sembra essere arrivato a un chiarimento anche quello relativo a un paziente lodigiano, rientrato dalla California con febbre alta e problemi respiratori. Le analisi sui campioni biologici prelevati all’uomo presso il laboratorio di virologia del Policlinico San Matteo di Pavia avrebbero sancito che l’infezione è sostenuta da un virus influenzale H1N1, ma non dello stesso tipo di quello che sta circolando in Messico. Negativi anche tre casi a Padova. Secondo il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, «l’allarme è ingiustificato; le pandemie, come nel caso della mucca pazza o dell’aviaria, sono mediatiche»..
EUROPA – Tre casi confermati anche in Germania. Lo riferisce l’istituto Robert Koch. Uno proviene dall’area di Ratisbona, il secondo è una 22enne ricoverata dopo un viaggio in Messico in un ospedale di Amburgo, contagiata anche una donna di 37 anni rientrata dal Messico. Anche l’Austria ha ora il suo primo caso accertato, mentre altri 3 casi sono stati registrati in Gran Bretagna.
MESSICO – Intanto il Messico si è allineato all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): sono solo sette i casi «accertati» di morte dovuta all’H1N1. «Delle 159 morti sospette, soltanto sette decessi sono confermati», ha dichiarato il ministro messicano della Sanità. Le persone ricoverate sono 1.311 mentre i casi sospetti sono in totale 2.498. Il sindaco di Città del Messico ha ordinato la chiusura di tutti i locali pubblici della città. Il governo ha anche annunciato la chiusura dei siti archeologici «fino a nuovo ordine». Anche tutti gli incontri sportivi messicani si disputerano a porte chiuse.
NEL MONDO – Questa la situazione dei casi nel mondo. Stati Uniti: un morto e 65 casi leggeri confermati in sei Stati; in California si sta indagando su un decesso che avrebbe potuto esser causato dal virus. Canada: 13 i casi accertati in quattro Stati. Costarica: un caso accertato, il primo nell’America centrale. Gran Bretagna: due casi accertati in Scozia, altri 3 accertati nel resto del Paese. Altre sette persone avrebbero sviluppato lievi sintomi. Spagna: 4 casi accertati, altri 32 oggetto di analisi. Israele: due i casi accertati e tre sospetti. Nuova Zelanda: 14 casi accertati, altri 44 casi sono oggetto di analisi. Australia: un centinaio di casi potenziali, tra cui alcuni bambini; almeno cinque persone risultano portatrici di un virus di tipo A. Francia: 20 i casi sospetti oggetto di analisi, nessuno con sintomi gravi. Germania: tre casi accertati, altri in corso di accertamento. Austria: un caso accertato. Svizzera: sette casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico nessuno dei quali è ricoverato. Irlanda: quattro casi sospetti. Polonia: tre casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico. Danimarca: cinque casi sospetti tra turisti di ritorno dal Messico e dal sud degli Stati Uniti. Svezia: almeno cinque i casi sospetti. Olanda: «qualche caso sospetto», senza che sia stato precisato il numero. Cile: 24 casi sospetti, tutti in osservazione. Colombia: 42 persone tornate dal Messico poste sotto osservazione. Brasile: 20 persone sotto osservazione, anche se le autorità non ne considerano nessuno come sospetto. Corea del sud: nove casi sospetti oltre a uno classificato come probabile. Hong Kong: quattro casi sospetti. Thailandia: un caso sospetto di una turista rientrata da un viaggio in Messico e California. Sudafrica: due casi sospetti, i primi nel continente africano.
NUOVI PROVVEDIMENTI – L’Oms farà il punto oggi sull’evoluzione della crisi dell’influenza suina nel mondo con degli esperti dei Paesi colpiti dal virus. L’Argentina ha annunciato il blocco per cinque giorni dei voli provenienti dal Messico. Francia e Canada hanno sconsigliato ai loro cittadini di recarsi in Messico. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha convocato una riunione straordinaria del governo sull’emergenza pandemia. Sempre la Francia chiederà all’Unione europea lo stop di tutti i voli da e per il Messico e un vertice straordinario dei ministri dei Trasporti dell’Ue. La Protezione civile di Cuba è stata posta in stato d’allerta. La febbre suina potrebbe raggiungere anche la Russia in una settimana, ha detto il capo dell’Istituto di virologia dell’accademia delle scienze di Mosca. In Gran Bretagna il governo ha ordinato più di 30 milioni di mascherine. Il governo del Cairo ha deciso la soppressione di tutti i circa 350 mila maiali allevati in Egitto esclusivamente dalla comunità cristiana.