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Fiat-Chrysler: c’è l’accordo


L’annuncio ufficiale da Obama alle 18. La casa usa chiede bancarotta pilotata. Fonti del Corriere della Sera confermano che le ultime difficoltà sono state superate

 

Raggiunto l’accordo Fiat-Chrysler (Photomasi)

MILANO – L’accordo è stato raggiunto. Fiat e Chrysler avrebbero trovato l’intesa a lungo inseguita negli ultimi mesi. Fonti del Corriere della Sera confermano che le ultime difficoltà sarebbero state superate.
Il presidente Usa Barack Obama farà alle 18.00 italiane un annuncio su Fiat-Chrysler. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Lo stesso presidente Usa ieri si era detto ottimista sull’intesa che, secondo alcune fonti vicine alla trattativa, potrebbe anche passare attraverso la bancarotta controllata, definita comunque «un passaggio rapido».

LA VICENDA – L’amministratore delegato della Chrysler, Bob Nardelli, in precedenza, aveva sottolineato che il Tesoro Usa aveva confermato l’esistenza di un accordo preliminare tra l’azienda e i principali creditori di Chrysler per la ristrutturazione del debito della casa automobilistica. Nardelli si era mostrato ottimista in un’intesa alla luce di tre elementi: prima di tutto proprio l’accordo raggiunto con i maggiori creditori della società, l’intesa con i sindacati, già approvata dai leader delle organizzazioni dei lavoratori, e il cambiamento della struttura dei costi di Chrysler che, nel primo trimestre del 2009 è già significativamente inferiore sia a quella del trimestre precedente sia a quella del corrispondente periodo dell’anno precedente. Dall’inizio dell’anno Chrysler ha ottenuto 4 miliardi di dollari di prestiti governativi, dopo aver comunicato che non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere con i propri mezzi a causa della forte contrazione delle vendite di auto negli Stati Uniti. A marzo la task force sull’auto scelta dall’amministrazione Obama ha rifiutato il piano di ristrutturazione presentato dall’azienda, precisando che senza un partner non sarebbe stata in grado di rimanere in vita. Il governo ha quindi dato tempo all’azienda fino al 30 aprile per stringere un’alleanza con Fiat, ottenere concessioni dai sindacati e convincere i creditori a concedere degli sconti. Il governo americano ha promesso un prestito di altri 6 miliardi di dollari ad accordo fatto.

CHAPTER 11 – Per facilitare l’accordo con Fiat Chrysler ha comunque deciso di chiedere la protezione dai creditori ricorrendo al «Chapter 11», la bancarotta pilotata. Secondo l’agenzia di stampa statunitense Bllomberg, che cita «un funzionario dell’amministrazione Obama», a far scattare il ricorso alla procedura fallimentare sarebbe stata la mancata adesione da parte di alcuni piccoli creditori di Chrysler all’ipotesi di accordo finale. Secondo una fonte dell’amministrazione Usa la bancarotta pilotata potrebbe durare uno o due mesi.

Fiat-Chrysler: c’è l’accordoultima modifica: 2009-04-30T16:51:39+02:00da
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