Il suo punto di forza è appunto la capacità di mettere in relazione fra loro informazioni provenienti da fonti diverse e di fornire così una risposta a domande articolate e complesse. “Capirà che cosa gli si sta chiedendo”, ha detto Wolfram, 49 anni, laureatosi in fisica nucleare a 20 anni, sottolineando che il lancio di questo mese sarà solo l’inizio del progetto e che la rete di informazioni alle quali il motore di ricerca è in grado di accedere deve ancora ampliarsi. Tutte le informazioni, ha aggiunto inoltre Wolfram saranno “curate” da degli esperti, rendendo il motore di ricerca più affidabile di siti come Wikipedia, dove ogni utente può contribuire inserendo dati più o meno accurati. Anche se ancora in fasce, Wolfram Alpha è stato accolto con grandissima eccitazione dalla comunità della rete.
“E’ come il Santo Graal, possiede la capacità di analizzare fonti difficili da mettere insieme e di fornire risposte grazie ad esse”, ha commentato entusiasta Danny Sullivan, direttore del sito searchengineland.com. “E’ come collegarsi ad un cervello elettronico”, ha affermato invece Matt Marshall di Venturebeat.com. Qualche problema però, ancora c’é: Wolfram Alpha è stato realizzato da e per studiosi e professionisti e la sua capacità di elaborare informazioni sulla cultura, la musica e lo spettacolo, per esempio, lascia ancora molto a desiderare. Quando gli è stata posta una domanda sul rapper 50 Cent, per esempio, il sistema è andato completamente in tilt, confondendo informazioni sull’artista con quelle relative alle valute mondiali. Ci vorrà quindi ancora un po’ prima di trovare il Santo Graal della rete, e forse Google dovrebbe iniziare a correre ai ripari.