LA PSICOSI DA CONTAGIO. Quarta sezione del civile, il magistrato: non posso rinviare d’ufficio le udienze, lo chiedano gli avvocati
Di udienze rinviate per i più svariati motivi ce ne sono infinite (ultimo in ordine di tempo, l’assenza di trascrittori, che attendono un nuovo contratto), ma che la giustizia romana venisse rallentata per timore di un virus non era forse mai successo. Ieri la paura della febbre suina ha colpito il tribunale civile, precisamente la quarta sezione mobiliare, dove un giudice onorario ha esordito con queste parole: «Sono appena rientrato da un viaggio in Messico, e per questo dovrei rimanere in quarantena e aggiornare ad altra data tutte le cause iscritte a ruolo. Però non posso rinviare d’ufficio i procedimenti, a meno che non ci sia una precisa richiesta di voi avvocati». E la richiesta c’è stata, eccome. «Eravamo un trentina circa – ha riferito una legale – e ce ne siamo andati quasi tutti. Personalmente, non me la sono sentita di rimanere in aula e ho deciso che l’esecuzione mobiliare, per l’assegnazione di soldi dovuti, poteva aspettare ancora qualche giorno». Un 10% di coraggiosi, d’accordo con le parti presenti al processo, ha deciso di andare comunque avanti…
Laura Martellini