Inchiesta dal 2006 ad oggi sugli interventi che beneficiano di sgravi fiscali. La guardia di finanza scopre cinquemila imprese edili che non hanno dichiarato un solo euro di reddito
(Ansa) |
ROMA – Sono oltre cinquemila le imprese edili che negli ultimi tre anni hanno eseguito lavori di ristrutturazione senza dichiarare un euro di reddito. La Guardia di Finanza ha scovato 5.246 evasori totali nell’ambito del progetto «Pandora», l’operazione avviata nel 2006 sulle ristrutturazioni per le quali sono stati richiesti sgravi fiscali e sviluppata dal Nucleo Speciale Entrate delle Fiamme Gialle in stretta sinergia operativa con i reparti territoriali.
TRE MILIARDI FANTASMA – L’inchiesta ha evidenziato che i redditi non dichiarati sono pari a circa 3 miliardi di euro. I controlli sono stati possibili partendo dal controllo sugli sgravi fiscali chiesti dai contribuenti (36% sull’Irpef) nelle loro dichiarazioni dei redditi. In pratica le ditte coinvolte emettevano fatture per consentire ai proprietari di casa di avere gli sgravi previsti dalla legge ma poi nella loro dichiarazione occultavano i redditi. Nell’ambito di questi controlli risultano anche circa 500 milioni di euro di Iva non versata all’erario.
LAVORATORI IN NERO – Questa grande evasione è stata possibile anche perché attorno a queste attività ruota un’ampia fascia idi lavoro nero. Sono circa 10.000, in particolare, le posizioni lavorative irregolari scoperte dalle Fiamme Gialle nei controlli effettuati tra le imprese edili. Anche in questo caso, oltre che per i lavoratori direttamente coinvolti, ne deriva un danno per l’erario dovuto ai mancati versamenti dell’irpef dei lavoratori e dei relativi contributi sanitari e previdenziali.