E Maroni: una panzana la norma sui bimbi invisibili. Sì anche alla seconda fiducia. Il presidente della Camera: «Basta propaganda». E Bossi: «Chi la dura la vince»
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini (Lapresse) |
ROMA – La Camera ha votato la fiducia al governo a due dei tre maxiemendamenti del governo al disegno di legge in materia di sicurezza. Il voto di fiducia sull’altro maxiemendamento è previsto in giornata. La votazione finale sul testo è invece in programma giovedì alle 12,30. Proseguono dunque i lavori dell’aula di Montecitorio, mentre continua a tenere banco la polemica sui respingimenti di immigrati. Che registra ancora tensioni tra Fini e la Lega. «Chi la dura la vince» dice Bossi nel commentare il voto di fiducia. E replica a Gianfranco Fini, che in mattinata ha invitato nuovamente «a non fare propaganda elettorale su questi temi»: «Se la propaganda non la fai quando ci sono le elezioni, quando la fai?» chiede il Senatùr.
MARONI E L’UNHCR – Sugli immigrati e i respingimenti, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, annuncia che la linea del governo non cambia. Tuttavia il titolare del Viminale incontrerà i vertici nazionali dell’agenzia Onu per i rifugiati per spiegare la posizione dell’esecutivo. «Venerdì avrò un incontro con il commissario Jolls, che è il responsabile italiano dell’Unhcr – ha detto Maroni parlando con i cronisti nel Transatlantico della Camera -. Lo vedo perché le preoccupazioni che vengono sollevate le teniamo in conto ma la proposta che facciamo non è quella che hanno avanzato loro di accoglierli tutti e poi valutare, ma quella di creare una struttura in Libia per valutare là se qualcuno ha i requisiti per lo status». Maroni ha poi parlato della norma, su cui le opposizioni hanno lanciato l’allarme, che creerebbe dei «bambini-fantasma» per quel che riguarda i figli dei clandestini: «E’ un’altra panzana – ha tagliato corto il ministro – inventata da non so chi».
FINI: «BASTA PROPAGANDA» – Secondo il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha a sua volta scambiato qualche battuta con i cronisti a margine dei lavori dell’Aula a Montecitorio, il problema esiste e si può trovare la soluzione in diversi modi, coinvolgendo anche Onu e Ue, ma «bisogna evitare eccessi propagandistici». A Fini i giornalisti hanno fatto notare come siano state condivise anche dall’Onu alcune sue riflessioni sul respingimento dei migranti. E sull’argomento il presidente della Camera ha continuato a pungere la Lega: il dibattito che si è aperto tra l’Onu il ministro Maroni – gli è stato chiesto -ha un fondamento, forse si potevano evitare gli eccessi polemici? «Bisognerebbe evitare eccessi propagandistici» è stata la risposta del presidente della Camera. Da tutte due le parti in causa? «Beh, non mi pare che l’Onu sia in campagna elettorale…» ha aggiunto Fini.
«VERIFICHE AL DIRITTO D’ASILO» - «Non è un problema di punti di vista – ha precisato il presidente della Camera – ci sono le norme di diritto internazionale. Esiste il problema del respingimento dei migranti ed esiste il diritto all’asilo. Solo che va verificato. Se si verifica sul territorio nazionale esistono i Cie, se si verifica durante il trasferimento deve essere certo che sia fatto in modo esaustivo e completo. Forse bisognerebbe pensare a istituire dei centri anche nei paesi notoriamente di transito, coinvolgendo le organizzazioni internazionali come l’Onu e la Ue». Quanto alla proposta di Maroni di far verificare le richieste di asilo in Libia, Fini non ha dubbi: «E’ una ipotesi tra le tante, non peregrina».
«COMINCIAMO A RESPINGERE» – Un monito indiretto alla Lega, quello del presidente della Camera, di cui non sembra tener conto il numero uno del Carroccio Umberto Bossi. «Cominciamo a respingere, poi si vede» ha dichiarato il ministro per le Riforme. Anche sulle perplessità di Fini, il leader della Lega ha tagliato corto: «Io non esprimo perplessità, mi interessa il voto. Basta che il ddl sicurezza passi» ha concluso il Senatùr.