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Dieci domande e un comunicato La «guerra» sul divorzio del premier

 

Le vicende private del premier in una nota di palazzo chigi. Un’inchiesta sulle incoerenze della vicenda Berlusconi-Lario. Palazzo Chigi risponde con un comunicato: «Strumentalizzate vicende private a fini politici»

 

(Reuters)

ROMA – Dieci domande «mai poste». E un solo comunicato di risposta, ma talmente anomalo per durezza e provenienza, da creare un caso. Scoppia una «guerra» mediatica nel momento in cui da Palazzo Chigi arriva una nota ufficiale contro un quotidiano, la Repubblica, che oggi ha pubblicato un lungo servizio sulla vicenda del divorzio chiesto da Veronica Lario a Silvio Berlusconi e su tutti gli episodi a esso legati. Un servizio che rilevando le «incoerenze» della vicenda, poneva una serie di domande su di essa e indirizzate a Silvio Berlusconi. Ma il premier non deve aver gradito molto, se ha fatto pervenire la risposta attraverso un comunicato di Palazzo Chigi. Il testo ribalta la questione e individua a nell’articolo lo scopo di un attacco politioo.

IL COMUNICATO – Il testo della nota della Presidenza del Consiglio parla di «invidia e odio nei confronti di un Presidente del Consiglio che ha raggiunto il massimo storico della fiducia dei cittadini. Sono palesi i motivi della campagna denigratoria che la Repubblica e il suo editore stanno conducendo da giorni contro il Presidente Berlusconi. Attacchi di così basso livello, in vista delle prossime elezioni europee e amministrative, confermano non solo l’assoluta mancanza di argomenti politici concreti di quel giornale e della sua parte politica, ma anche una strategia mediatica diffamatoria tesa a strumentalizzare vicende esclusivamente private a fini di lotta politica».

L’INCHIESTA – Nell’inchiesta di Giuseppe D’Avanzo pubblicata su la Repubblica, ci sono anche «dieci domande mai poste al Cavaliere» sulle «incoerenze di un caso politico» a proposito del contrasto nato tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi all’indomani della partecipazione del presidente del Consiglio alla festa per il 18esimo compleanno di Noemi Letizia. D’Avanzo evidenzia queste «incoerenze» mettendo a confronto le dichiarazioni dei vari protagonisti e traendone alcune conclusioni. Al termine di questa disamina rivolge al premier le «dieci domande» finora mai poste, a partire da quelle sulle circostanze in cui nacque e poi si sedimentò la sua amicizia prima col padre di Noemi e poi con la ragazza. Fino alla decima domanda che, viste le parole della signora Lario, chiede: «Quali sono le condizioni di salute» del premier?

REAZIONI – Il comunicato di Palazzo Chigi innesca immediate reazioni nel centrosinistra. Ancora una il tema è: Berlusconi e i media. O meglio, i media che non sono sotto uil suo co0ntrollo. «Il fatto che ad un giornale che pone domande si risponda con l’intimidazione la dice lunga sulla concezione che il presidente del Consiglio ha dei rapporti tra stampa e potere» diceì il portavoce del Pd Andrea Orlando. «La libertà di stampa è un diritto garantito dalla Costituzione. L’attacco a Repubblica del presidente del Consiglio, non solo non ne tiene conto ma introduce ulteriori elementi tossici nella nostra democrazia» dice il vice capogruppo dei senatori Pd, Nicola Latorre secondo il quale «non è più tollerabile un simile atteggiamento teso solo a condizionare la libera informazione».

Dieci domande e un comunicato La «guerra» sul divorzio del premierultima modifica: 2009-05-14T19:35:50+02:00da
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