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Mourinho «rinuncia» alla panchina Ferrara la prova per la prima volta

 

Vigilie diverse di due tecnici alla penultima giornata. Il nerazzurro: «Con l’Atalanta squadra guidata da Bernazzani, Faria, Silvino. E’ un riconoscimento». Il bianconero: «Un finale all’altezza della Juve»

 

Vigilie diverse. Uno ha vinto lo scudetto e fa fare passerella ai suoi collaboratori. L’altro ha avuto l’ingrato compito di risollevare la Juve dalle sue paure in due giornate, dopo l’esonero di Ranieri. Stati d’animo contrapposti per Josè Mourinho, tecnico dell’Inter confermatasi campione d’Italia, e per Ciro Ferrara, chiamato d’urgenza a salvare almeno il terzo posto bianconero.

Mourinho (Afp)

«QUASI SODDISFATTO» – Certo, l’ultima trovata del tecnico dell’Inter è inedita: «Ho un annuncio da fare, così poi ci sarà una settimana intera per criticare- dice Mourinho ad Appiano Gentile -. Nella prossima partita in casa con l’Atalanta non ci sarà la panchina tradizionale, ma ci saranno Bernazzani, Faria, Silvino, perchè meritano la panchina e per loro avrà un significato molto bello. Da parte nostra è un modo per ringraziare chi ha sofferto molto e di solito vive all’ombra: loro saranno lì in panchina e noi in quella aggiunta». Mourinho però vuole precisare una cosa: «Non è per non rispettare l’Atalanta, ma solo un modo che io trovo giusto di rendere merito a chi lavora tanto durante l’anno». E il portoghese chiude con una battuta verso il suo assistente: «Serve a mettere un po’ di pressione a Bernazzani, che se perde la mia prima partita in casa va via…», fa segno con la mano. Ma la rinuncia alla panchina non vuole essere frainteso: con l’0,1% delle possibilità di andare al Real non c’entra nulla. «Voglio trasformare il 99,9% in 100%» dice. Gli domandano cosa manchi perchè si arrivi al cento per cento. «Poche cos. Sono quasi soddisfatto di tutto», ha poi aggiunto. Infine una battuta su un altro possibile addio, quello di Ibrahimovic. «Per il treno di Ibra il biglietto è difficile da comprare» dice il tecnico portoghese. «È difficile che arrivi un’offerta spaventosa per un giocatore spaventoso come Ibra – aggiunge -. Sarebbe una sorpresa per me se arrivasse un’offerta megalomane da una grande squadra».

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Ferrara e Iaquinta (LaPresse)

UNA CHANCE IN DUE PARTITE» – «Sono emozioni forti» ammette Ciro ferrara, al debutto sulla panchina della Juve. «E sono diverse rispetto a quelle ho vissuto in questi anni. Sono felice, e man mano che passano i giorni per risulta sempre un po’ meno difficile rispetto al primo giorno. Non ho pensato un attimo alla scelta, l’ho presa immediatamente senza tentennamenti. È chiaro che le parole di Elkann mi fanno molto piacere, ma la risposta migliore la potrò dare solo grazie ai risultati. So che gli attestati di stima passano attraverso delle vittorie. A volte possono bastare anche solo due partite a convincere. Tornare sul campo è piacevole, lavorare con alcuni quasi della mia età, e altri molto giovani, mi fa molto piacere. Sarà questo il mio futuro». Ciro Ferrara affronta la sua prima vigilia di campionato da allenatore della Juventus con la concentrazione e la grinta che aveva da giocatore. Il punto sarà vedere in che misura la squadra se ne avvantaggerà nella trasferta a Siena. «Non pensavo nemmeno che a due giornate dalla fine mi sarei seduto in una delle panchine più importanti al mondo – confessa Ferrara – . «Questa chance cerco di giocarmela, altrimenti non avrei accettato». Anche Alex Del Piero dovrebbe partecipare alla trasferta di Siena: «Ha ripreso dopo questa botta, credo possa essere disponibile». Ferrara non annuncia la formazione per Siena: «La dirò la mattina della partita ai giocatori», spiega. «Mi piace giocare con la difesa a quattro, ma possono esserci tante soluzioni. Ho voluto rendermi conto durante la settimana delle possibilitá, ci penserò ancora tutta la notte. Rivoluzioni? No, non credo».

Mourinho «rinuncia» alla panchina Ferrara la prova per la prima voltaultima modifica: 2009-05-23T15:09:20+02:00da
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