La città è stata teatro dal 1978 al 1991 delle imprese efferate di Jeffrey Dahmer. Dal 1986 al 2007 ha strangolato sei donne di colore, ragazze con problemi di droga o prostituzione
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Alcune vittime del serial killer (Ap) |
WASHINGTON – Potrebbe essere il nuovo mostro di Milwaukee, in Wisconsin. Dal 1986 al 2007 ha strangolato sei donne di colore, ragazze con problemi di droga o prostituzione. Delitti avvenuti in un’area di otto chilometri quadrati, nella parte settentrionale della città. La polizia ormai è certa di dover cercare un serial killer.
LA TRACCIA DEL DNA – Una convinzione, però, tardiva. Solo una settimana fa gli investigatori hanno scoperto che c’è la medesima traccia di Dna a tenere insieme gli omicidi. L’annuncio della svolta ha provocato proteste furibonde da parte dei familiari delle vittime e delle associazioni per i diritti civili. L’accusa che muovono alla polizia è diretta: hanno trascurato le indagini perché le persone uccise vivevano ai margini della società. Se fossero state bianche, aggiungono, avrebbe affrontato la storia in modo diverso. In realtà nel dossier è finito anche il caso di una sedicenne bianca trovata con la gola tagliata il 30 agosto 1995: è stato accertato – sempre grazie al Dna – che il killer ha avuto un rapporto sessuale con lei, però sarebbe stato un altro a ucciderla.
AREE DEGRADATE – L’omicida ha seguito un modus operandi piuttosto semplice. Agganciava le vittime (età compresa tra i 16 e 41 anni), si appartava e le strangolava. Quasi tutte le donne sono state trovate in case abbandonate o aree degradate. Dopo aver scoperto i legami tra i sei delitti, la polizia ha eseguito altre verifiche per stabilire legami con aggressioni rimaste impunite. Per rispondere alle accuse di lassismo, il Dipartimento ha promesso di impegnare nuove risorse e ha spiegato che i ritardi nei test del Dna sono da imputare a mezzi inadeguati. Dal 2007 sono però arrivati nuovi strumenti che hanno permesso di accelerare le analisi. I critici rilanciano snocciolando statistiche: su 2.05 omicidi compiuti dal 1986 ne è stato risolto il 78 per cento, un dato che però scende al 31 per cento se si considera i casi che coinvolgono prostitute.
JEFFREY DAHMER – Milwaukee è stata teatro dal 1978 al 1991 delle imprese efferate di Jeffrey Dahmer, ribattezzato “il mostro” per aver trucidato, dopo torture e sevizie, 17 tra ragazzi e uomini adulti. Condannato all’ergastolo, Dahmer è morto per mano di un altro detenuto nel 1994.
Guido Olimpio