Rivelazioni «Noemi è illibata. Lo vide la prima volta a dieci anni», «Il rapporto divenne forte dopo la morte del mio primogenito»
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Noemi Letizia (Ansa) |
NAPOLI — Elio Letizia ha deciso di rivelare il segreto che si porta nel cuore, per usare un’espressione che nelle ultime settimane ha ripetuto sempre quando gli si chiedeva l’origine della sua amicizia con Berlusconi. Lo ha fatto con una intervista che ha deciso di rilasciare in esclusiva, e alla presenza del suo avvocato, al Mattino. E ha stabilito che si dovesse aprire con una premessa: «Mia figlia è illibata. Ricordatevi questa parola: illibata». Era concordato che dovesse raccontare la sua verità sull’amicizia con Berlusconi, ma evidentemente gli premeva innanzitutto informare i lettori del quotidiano diretto da Mario Orfeo della verginità di Noemi.
Questioni di priorità. Quelle di sua figlia, invece, sembrano andare nella direzione dell’apparire. Dopo i provini, i casting, le passerelle, i concorsi di bellezza, ecco l’immancabile video su YouTube. È stato caricato il 6 novembre dello scorso anno dall’utente beautifulnamy, che ha tanto l’aria di essere uno pseudonimo della giovane Letizia. Con Noemi, le sue amiche del cuore: Marika, Roberta, Lucia. Con la musica in sottofondo, scorrono le loro foto in pose innocenti e anche ironiche, come quelle in atteggiamento da Chiarlie’s Angels, con le mani a mimare le pistole. Le frasi in sovrimpressione le definiscono «Le fantastiche 4. Uniche, rare, speciali, irraggiungibili ». Sui loro volti in primo piano, altre frasi dal tono solenne: «Hanno superato tanti ostacoli. Sono unite. Sono amate. Sono desiderate. Sono invidiate. Ma nonostante tutto, il bene che le lega le unisce e non le divide mai. Imparare a conoscerle è facile. Basta volerlo ».
I commenti al video, che riempiono tre pagine, non sono quasi mai benevoli, si va dagli sfottò fino alle allusioni e agli insulti, ma quello sembra essere invece solo un gioco di ragazzine, alcune ancora minorenni.
Riconduce a un evento tragico, invece, il racconto che Elio Letizia fa al Mattino su come e quando è nata la sua amicizia con Berlusconi. Dice di avergli stretto la mano nel 1990 a Roma, e di averlo avvicinato nel 2001 a Napoli per regalargli cartoline antiche. E poi di avergli fatto sapere, non spiega come, del dramma che colpì la famiglia Letizia nel luglio 2001, quando in un incidente stradale morì Yuri, fratello maggiore di Noemi: «Due giorni dopo — racconta Elio — mi viene recapitata una lettera scritta a mano da Berlusconi in persona, una lettera accorata, toccante. Credo che sia nato quel giorno il mio rapporto con lui, lo sentii sincero, vicino, partecipe (…) Fui colpito dalla sua straordinaria sensibilità». E il rapporto con Noemi? Qualche mese dopo, dice il padre della ragazza, quando durante una gita a Roma con moglie e figlia, decise di andare a trovare Berlusconi: «Lui disse a Noemi che aveva dieci anni: ‘Considerami il tuo nonnino’. Allora intervenni e dissi ‘Nonno mi sembra ingeneroso, meglio che lo chiami papi’».
Fulvio Bufi