L’uomo è stato fermato. A Genova un giovane tenta un «assalto» ministro. Bornacin interviene e sferra un pugno al contestatore
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, richiama gli agenti della sua scorta per bloccare un giovane che ha cercato di avvicinarglisi con fare minaccioso, nel centro storico di Genova (Ansa)
GENOVA – Momenti di tensione durante la visita del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel centro storico di Genova. Secondo una prima ricostruzione, un giovane spagnolo si sarebbe avvicinato in modo minaccioso al ministro e avrebbe tentato di aggredirlo.
Il giovane, un anarchico spagnolo, è stato fermato dagli uomini della scorta del ministro ed è stato anche colpito con un pugno dal senatore Bornacin (Ansa)
L’INTERVENTO – A quel punto il senatore genovese Giorgio Bornacin, che accompagnava La Russa, ha colpito il ragazzo con un pugno mentre gli uomini della scorta lo mettevano in un angolo contro la vetrina di un negozio. L’aggressore è stato fermato e accompagnato in caserma per l’identificazione: si tratta di un anarchico spagnolo, S.J.A. sulla trentina, da anni residente in Italia, pluripregiudicato. L’uomo fu arrestato in passato per fatti analoghi a Bologna. «Nel corso del giro ci avevano avvertito che c’era uno scalmanato – ha commentato il sen. Bornacin – per questo volevo che finisse presto. E ora mi chiedo se ci sia venuto da solo o se lo abbiano mandato. Siamo in un’Italia dove un ministro della Repubblica viene aggredito in un centro storico. Questo non era avvenuto neanche negli anni più pesanti».
IL MINISTRO – Il ministro La Russa ha minimizzato l’episodio: «Spero che non arrestino quell’uomo. Prima voglio capire se è sano di testa, e se lo è vorrei parlargli. Mi farò spiegare la motivazione di questo suo tentativo». «Fossero questi i pericoli – ha aggiunto. – Sono ben altri quelli che ho corso nella mia vita quando facevo politica negli anni Settanta. Ringrazio i carabinieri e gli agenti per essere intervenuti senza ricorrere all’uso della violenza». «Il pugno di Bornacin? Non l’ho visto. Però cinque minuti prima che accadesse mi diceva ‘c’è un tipo che non mi piace. Finiamo il giro’. È stato il primo ad accorgersene» ha concluso il ministro, che con tono scherzoso ha poi osservato: «Diciamo che ha voluto dimostrare che è un baldo giovane, gli crediamo sulla parola».